Sei milioni di morti ogni anno: è questo il prezzo, in termine di vite, che l’umanità paga al fumo. Ma non solo. Perchè il tabacco miete vittime anche tra chi non ne fa uso: i morti per il fumo passivo sono stimati in circa 600mila. Sempre secondo l’organizzazione mondiale della sanità, il tabacco uccide quasi la metà delle persone che ne fanno uso e, se non verranno prese misure adeguate e urgenti, la stima è che le vittime potranno salire a più di 8 milioni nel 2030. Uno scenario decisamente drammatico, reso evidente da un altro dato: ogni 6 secondi, nel mondo, una persona muore a causa del fumo.
RISCHI. Servono – dunque – misure immediate e drastiche, oltre che una maggiore informazione sul tema, assicura l’Oms. Che poi spiega che molti sudi dimostrano che, tra i fumatori, in molti non sono assolutamente coscienti dei rischi che corrono: ad esempio, da una ricerca effettuata in Cina nel 2009, era risultato che solo il 37% dei fumatori sapeva che il fumo può essere causa di cardiopatia, e solo il 17% che può provocare problemi cardiovascolari. La maggioranza dei fumatori coscienti degli effetti del fumo, invece, vorrebbe smettere di fumare.
IL TEMA. Quest’anno, il tema scelto dall’organizzazione mondiale della sanità per celebrare la Giornata Mondiale senza Tabacco è: “The WHO Framework Convention on Tobacco Control” – “La Convenzione Quadro dell’OMS sul Controllo del Tabacco”. La convenzione è il primo trattato negoziato sotto l’egida dell’Oms per il controllo del tabacco, e rappresenta un successo nella promozione della salute pubblica. In vigore solo dal 2005, è già uno dei trattati abbracciati più rapidamente e ampiamente nella storia delle Nazioni Unite, con oltre 170 Paesi aderenti.
LA LOTTA. Un trattato basato sulle evidenze che riafferma il diritto di tutte le persone al più alto standard di salute e offre nuove dimensioni giuridiche per la cooperazione nel controllo del tabacco. Durante la Giornata mondiale senza tabacco 2011, e durante tutto l’anno seguente, l’OMS esorterà i paesi a mettere il trattato al centro dei loro sforzi per controllare l’epidemia globale dell’uso di tabacco. Prestando attenzione all’appello dell’OMS, i paesi rafforzeranno la loro capacità di ridurre significativamente il numero di morti e malattie tabacco-correlati, in linea con gli obblighi nei confronti del trattato.