Nuovo capitolo per la questione autovelox, che ha scatenato anche una battaglia legale con numerosi ricorsi da parte degli automobilisti fiorentini. Adesso entra in gioco il ministero delle Infrastrutture, che ha dichiarato legittimi gli occhi elettronici installati lungo i viali fiorentini, autorizzati dal Prefetto e criticati dall’Aduc, associazione dei consumatori.
I VIALE E LE STRADE A GRANDE SCORRIMENTO. In seguito alle prime sentenze dei giudici di pace, la Prefettura ha interpellato il ministero delle Infrastrutture sulla vicenda. Al centro delle polemiche c’è infatti la collocazione degli autovelox fissi lungo i viali cittadini (viale Lavagnini, viale Matteotti, viale Gramsci, viale Etruria, viale XI Agosto), classificati come strade a grande scorrimento urbano. Fatto contestato dall’Aduc, associazione dei consumatori che ha curato circa 500 ricorsi.
LA RISPOSTA. Il ministero delle Infrastrutture ha confermato che i decreti di autorizzazione rispettano la normativa vigente e il codice della strada, affermando in particolare che “la nota del Comune di Firenze con la quale è stata operata la classificazione funzionale di alcune infrastrutture viarie risulta conforme alle vigenti disposizioni in materia”.
L’ADUC. Da parte sua l’Aduc risponde con una nota stampa. “Il Ministero si è limitato a esprimere un parere sulla legittimità della procedura adottata dal Comune e dal Prefetto – scrive l’associzione – legittimità che nessuno ha mai messo in discussione. Quello che invece noi abbiamo denunciato, e su cui l’Ufficio del Giudice di Pace ci sta dando ragione e su cui il parere del Ministero non si esprime, è una questione di merito: i viali fiorentini hanno le caratteristiche fisiche minime per essere considerate strade di scorrimento, come afferma a nostro avviso falsamente il Comune? Se le strade avessero quelle caratteristiche non ci sarebbero problemi. Ma quelle caratteristiche, nei viali, non ci sono”.
LA PAROLA PASSA ALL’AULA. Saranno ancora i giudici di pace a decidere sulla questione. La Prefettura informa che “procederà alla definizione dei ricorsi pendenti sulla base di questa interpretazione”. A Firenze si stimano essere quasi 2500 i ricorsi presentati finora dagli automobilisti contro le multe elevate dalle postazioni fisse degli autovelox. Alcuni giudici si sono già pronunciati, “bocciando” gli occhi elettronici.