Il wi-fi tra i banchi di scuola? No grazie, risponde l’Age Toscana. L’associazione dei genitori ha invitato i vari istituti a non aderire al progetto “Scuole in WiFi”, lanciato dai ministri Brunetta e Gelmini. A intimorire i genitori l’allerta lanciata dall’Oms, l’organizzazione Mondiale della Sanità: i telefoni cellulari e gli apparecchi di comunicazione wireless potrebbero causare il cancro negli essere umani.
NO AI CAMPI MAGNETICI. “I genitori sono in allarme per i rischi di una prolungata esposizione ai campi elettromagnetici – dichiara la presidente dell’Age Toscana, Rita Manzani Di Goro – Adesso che l’Organizzazione Mondiale della sanità ha classificato un rischio di livello 2b, ossia potenzialmente cancerogeno per gli umani, è necessario seguire una linea di massima prudenza, soprattutto nei confronti dei minori. Ci aspettiamo dal Ministero dell’istruzione e dalle istituzioni scolastiche una scelta responsabile che metta al riparo da potenziali rischi per la salute dei nostri figli”.
LA MISSIVA. Così l’Age Toscana ha inviato una lettera i dirigenti scolastici e ai presidenti dei consigli di circolo e istituto, sconsigliando l’introduzione della connessione senza fili nelle scuole. “L’Agency for Research on Cancer, agenzia dell’OMS con sede a Lione – scrive l’associazione – ha recentemente classificato il rischio basandosi sull’incremento di casi di glioma, una tipologia maligna che da sola ha rappresentato due terzi dei 237mila nuovi casi di tumore al cervello verificatisi nel 2008. Gli studi mostrano un aumento di rischi per glioma per la categoria di forti utilizzatori”.