sabato, 14 Dicembre 2024
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In sala operatoria, ma non erano chirurghi

Come aiuto durante gli interventi avrebbero lasciato mano libera ad alcuni rappresentanti di protesti .E' l'accusa per undici persone, tra medici e rappresentanti di protesi.

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Come aiuto durante gli interventi avrebbero lasciato mano libera ad alcuni rappresentanti di protesti, fatti accedere dagli stessi medici in sala operatoria. I venditori avrebbero compiuto anche delle azioni per cui non erano qualificati, come divaricazione, aspirazione e tamponamento di ferite, uso di elettrobisturi, manovre di posizionamento degli arti.

PROTESI E INDAGINI. E' l'accusa per undici persone, tra medici e rappresentanti di protesi, coinvolti in una inchiesta del Nas di Livorno che riguarda il reparto di ortopedia dell'ospedale di Massa. I denunciati sono il primario del reparto, altri 4 medici e 6 rappresentanti. A loro il Nas dei carabinieri ha notificato nei giorni scorso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Secondo gli investigatori, i medici in almeno in 45 interventi chirurgici di artroprotesi tra il 2007 e il 2009 hanno consentito l'accesso in sala operatoria ai rappresentanti che avrebbero anche compiuto atti medici.

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OPERAZIONI. Le accuse sono di esercizio abusivo della professione sanitaria. I medici dovranno rispondere anche di falso ideologico, perché omettevano sistematicamente di annotare sul registro operatorio la partecipazione degli agenti di commercio agli interventi chirurgici presi in esame. Le indagini, in tutti i casi presi in esame, non hanno evidenziato alcuna problematica connessa al corretto impianto delle protesi.

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