Arriva il collegamento video tra la culla di San Reggiano e la Misericordia di Firenze.
IL PROGETTO. È stato presentato oggi nella sede della Misericordia di Firenze: un nuovo progetto “Culla per la vita” è un’alternativa in più offerta a tutte le donne, italiane e straniere, che per qualche motivo decidono di non partorire in ospedale e, trovandosi in difficoltà, non vogliono tenere il figlio appena nato. Il progetto nasce per cercare di bloccare definitivamente il fenomeno di abbandono dei bimbi. “Purtroppo anche se siamo nel terzo millennio – ha detto Andrea Ceccherini, provveditore della Misericordia di Firenze – assistiamo ancora a gesti sofferti di donne che pensano di essere sole e senza tutele e non possono o non vogliono tenere il figlio. Viene offerta anche questa possibilità, che deve essere comunque considerata come soluzione estrema”.
DONNE STRANIERE. I volantini del progetto, diffusi in tutta al città, sono stati redatti in nove lingue diverse, questo proprio per ampliare l’opportunità anche alle donne straniere. Nel volantino però è indicato a chiare lettere che per legge si può partorire in assoluto anonimato in qualunque struttura pubblica idonea.
LA CULLA. La “Culla per la vita” è in funzione nella parrocchia di San Remigio, nel cuore di Firenze, già dal 2006. Consiste in un piccolo vano termicamente protetto al quale si può accedere dall’esterno attraverso un vetro infrangibile che si apre dopo aver premuto un pulsante. E’ dotato di un sistema di allarme e di una telecamera collegata a un monitor remoto posto nei locali della Misericordia di Firenze. Questo collegamento video permetterà di rendere l’intervento in soccorso del neonato ancora più tempestivo, il personale volontario della Misericordia, attivo 24 ore su 24, potrà così immediatamente attivarsi e trasferire il piccolo nel reparto di neonatologia dell’ospedale pediatrico Meyer.