Fiorentini bocciati al volante. Ma non tanto (e non solo) per il comportamento alla guida, bensì per quello da tenere dopo un eventuale incidente. “In caso di incidente stradale le parti coinvolte sono tenute a compilare un modulo che riporta le principali coordinate dell’incidente, i dettagli sulle vetture e i dati personali dei soggetti”, è la regola. Già, ma cosa succede nella realtà? Solo un fiorentino su due (49%) compila il modulo Cai con sicurezza, mentre gli altri dichiarano di trovarsi in seria difficoltà.
LE DIFFICOLTA’. Da un’indagine condotta dal Centro Studi e Documentazione della compagnia di assicurazione online Direct Line emerge infatti che il 35% degli automobilisti intervistati confessa di essere preparato sulla teoria ma che, in stato di shock o preso dall’ansia post-incidente, incontra serie difficoltà a ricordare tutti i passaggi per la compilazione del modulo Cai e quindi, nella pratica, sbaglia o addirittura dimentica di inserire alcuni dati. Inoltre lo stress e il panico portano il 7% a chiamare a casa in cerca di aiuto, mentre il 4% non trovandosi in accordo con la controparte sull’attribuzione del torto o della ragione opta per la soluzione più drastica e sceglie di chiamare la polizia stradale. C’è anche chi, sbagliando, si limita a prendere solo la targa dell’auto (5%).
IN ITALIA. Fortunatamente il 49% degli abitanti di Firenze dichiara di saper compilare correttamente la constatazione amichevole, senza commettere errori o imprecisioni. Queste percentuali purtroppo trovano conferma anche con l’analisi dei moduli Cai compilati dai clienti di Direct Line, compagnia di assicurazione auto che in 10 anni ha gestito oltre un milione di sinistri. L’indagine di Direct Line offre anche uno spaccato regionale: torinesi (64%), cagliaritani (58%) e bresciani (56%) sono tra i più informati in materia di constatazione amichevole, mentre veronesi (36%), fiorentini (35%) e romani (31%) sono tra coloro che maggiormente confessano di sbagliare durante la compilazione del modulo. Il 12% dei palermitani si affida a un aiuto da casa, il 13% dei bolognesi si sente più sicuro a chiamare la polizia locale mentre il 23% dei milanesi si fa prendere dal panico.
COSA E’ IL CAI. Il modello di Constatazione Amichevole di Incidente è un vero e proprio documento di riconoscimento dell’accaduto, che serve alle compagnie assicurative per determinare la dinamica dell’incidente e attribuirne la responsabilità. E’ importante ricordare che il modulo C.A.I., firmato dalle parti coinvolte, risulta vincolante e le dichiarazioni e i dati immessi non possono essere modificati a posteriori, neanche giustificando l’assenza di lucidità del momento. Il modello è infatti un documento di fondamentale importanza per chi è vittima di un incidente e sbagliare, omettere o inserire dati imprecisi, può compromettere la giusta determinazione dei fatti e la conseguente attribuzione di responsabilità con conseguente allungamento dei tempi.
“FONDAMENTALE IMPORTANZA”. “Subito dopo un incidente spesso si fatica a mantenere la lucidità e l’ansia può giocare brutti scherzi – commenta Leonardo Martinelli, direttore Claims Direct Line – Tuttavia è importante ricordare che la compilazione del modulo C.A.I. è di fondamentale importanza per ottenere i rimborsi in modo rapido e evitare contestazioni. E’ giusto, quindi, concedersi un momento per allentare l’ansia e cercare di concentrarsi per compilare con cura il modello. Direct Line per questo ha previsto l’assistenza in linea attraverso il proprio call centre sinistri che, negli orari di apertura, è a disposizione dei propri clienti per aiutarli a compilare il modulo CAI correttamente”.
L’iniziativa: Una prova di guida sicura. In città