Il proprietario di un Suv è stato rinviato a giudizio per interruzione di pubblico servizio. La decisione, presa per la prima volta a Firenze, è arrivata a seguito della denuncia presentata da Ataf per i ritardi subiti dai propri autobus.
L’EPISODIO. Il Gip ha fissato l’udienza per il prossimo 18 febbraio, quando Ataf si costituirà parte civile per ottenere il risarcimento dei danni. L’episodio risale all’aprile del 2008, quando un Suv in sosta selvaggia alla rotonda Barbetti provocò quasi un’ora di ritardo e deviazioni per 16 vetture in servizio sulle linee 16, 9 e 27.
BONACCORSI. “Il giudice ci ha dato ragione: chi provoca disagi all’azienda e ai passeggeri finisce in Tribunale – commenta il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi – ritardi, salti di corse e deviazioni sono un costo per l’azienda e soprattutto un danno per i nostri utenti. Chi ne è responsabile deve pagare”.
OPERAZIONE ANTI-EVASIONE. Inoltre, questa mattina un’autentica pioggia di verbali è caduta sui “portoghesi” a Santa Maria Novella: dalle 7 alle 10, quando alla fermata davanti alla stazione ferroviaria i bus partono e arrivano in continuazione, sono stati fatti oltre 150 verbali a passeggeri sprovvisti di biglietto. L’operazione anti-evasione è stata condotta da 17 verificatori Ataf con il supporto dei Carabinieri del comando di Santa Maria Novella.
IL COMMENTO. “I controlli con il supporto delle forze dell’ordine non erano un spot: crediamo fermamente nella necessità di una verifica capillare della rete di Tpl per sanzionare chi non avesse ancora capito che senza biglietto si va a piedi”, commenta il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, che questa mattina ha partecipato personalmente al maxi controllo.
FORZE DELL’ORDINE. “La presenza delle forze dell’ordine, che voglio ancora ringraziare, è per noi molto preziosa perchè ci consente di multare anche i furbetti che si rifiutano di esibire i documenti ai nostri verificatori. Faccio appello ancora una volta a tutti i nostri utenti: comprate il titolo di viaggio, altrimenti vi prendete la multa. Pagare il biglietto è un obbligo verso i passeggeri onesti e fare le multe a chi non paga è un dovere per un’azienda che riceve soldi pubblici: per questo motivo continueremo con i controlli a tappeto su tutta la rete e in tutte le fasce orarie”, conclude Bonaccorsi.