lunedì, 25 Novembre 2024
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La banda che fruga nei cassonetti dei rifiuti

Vanno a caccia di metalli da rivendere sul ''mercato nero''. Spesso girano in bici. Quadrifoglio: “Abbiamo presentato denuncia”: rovistare nell'immondizia è reato

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Sono ben organizzati. Girano in sella a bici attrezzate con grosse cassette di plastica per trasportare il “bottino”, seguono un tour preciso in orari stabiliti. Le armi d’ordinanza sono rampini di varie dimensioni con cui rompere i sacchetti dell’immondizia, oltre a semplici cassette di legno per tenere aperto il coperchio dei contenitori blu.

La banda della monnezza

Frugano nei cassonetti dei rifiuti indifferenziati per recuperare materiali da rivendere poi su un mercato parallelo, per guadagnare una manciata di euro: vanno a caccia di pentole, oggetti metallici, materie prime. “Colpiscono” soprattutto alla periferia di Firenze e, per dare meno nell’occhio, lontano dalle ore di punta.

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Disperati alla ricerca di un minimo guadagno o vero e proprio racket, ancora è troppo presto per dirlo. Sono tante le segnalazioni dei cittadini che arrivano ogni giorno a Quadrifoglio, soprattutto dalla zona del quartiere 4 (Isolotto, San Bartolo a  Cintoia, Ponte a Greve, Argingrosso) e da Campo di Marte, spiega l’azienda fiorentina di servizi ambientali che ha più volte ha presentato denuncia alle forze dell’ordine. Il fenomeno è però scomparso lì dove i rifiuti sono finiti “sotto chiave”, per l’arrivo dei cassonetti intelligenti che si aprono solo con la chiave elettronica

Frugare nei rifiuti è reato

Rovistare nell’immondizia custodita nei cassonetti è reato, secondo la legge italiana. Appena il sacchetto della spazzatura passa dal coperchio, tutto il suo contenuto diventa di proprietà della società che si occupa della raccolta, di cui è anche la responsabilità dello smaltimento.

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Non sono solo i cassonetti a finire nel mirino di questa “banda della mondezza”, ma anche i materiali ingombranti che i fiorentini lasciano diligentemente fuori casa, chiamando Quadrifoglio per il servizio di ritiro. Di tutto ciò che viene depositato in strada con relativo codice di ritiro, il 5-10% si “perde per strada”, sottratto da ignoti, dicono le stime della stessa azienda di servizi ambientali.

Come agiscono

Il modus operandi dei topi di cassonetti è cambiato nel tempo, spiegano da Quadrifoglio. Nei mesi scorsi, per ricercare materiali da sottrarre, i sacchetti venivano gettati fuori dai contenitori, mandando su tutte le furie i residenti. Adesso il piano d’azione si è modificato: per dare meno nell’occhio passano a setaccio i sacchetti, affacciandosi direttamente dentro il cassonetto. Alcune segnalazioni parlano anche di persone attrezzate anche con mini-furgoni, che vagliano l’immondizia alle prime ore della sera.

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