Vino sfuso, formaggi, carne, frutta e verdure bio e a chilometri zero. Si chiama “CamBiospesa”, ed è una bottega di prodotti alimentari biologici e di filiera corta, a due passi dalla Montagnola, che si basa su una rete di una ventina di agricoltori e coltivatori diretti a Firenze e in Toscana e che garantisce anche la consegna a domicilio delle spese. Dietro al bancone, oltre ai quattro soci fondatori, si alternano persone e giovani con disagi psichici che, proprio grazie a questa occupazione, iniziano un percorso di integrazione nella società e nel mondo del lavoro, da cui spesso rimangono esclusi.
IL NEGOZIO. Il progetto è nato nel giugno del 2010 ed è portato avanti dalla cooperativa sociale Liberamente, che ha aperto un punto vendita in via Giovanni da Montorsoli, nei pressi di via del Sansovino. L’iniziativa ha un fine sociale e si propone come collegamento diretto tra i piccoli agricoltori del territorio e i consumatori: ogni settimana i produttori comunicano la tipologia e la quantità di merce che hanno raccolto, viene così inviata una mail a tutti i clienti iscritti alla newsletter e ogni acquirente può fare il suo ordine. Si va dal latte ai formaggi, dalla carne alla frutta e alla verdura. La spesa può essere ritirata direttamente in negozio oppure consegnata a domicilio in buona parte della città.
NIENTE FRAGOLE D’INVERNO. Ovviamente gli alimenti disponibili dipendono dal periodo dell’anno e anche dall’andamento del tempo meteorologico. “Non chiedeteci le fragole d’inverno, oppure frutti esotici come le banane – spiega Sara Ristori, una delle socie della cooperativa Liberamente – il nostro negozio offre solo frutta e verdura di stagione. La rete che abbiamo costruito si basa su una ventina di fornitori che si trovano a Firenze, in zone come Lastra a Signa e Coverciano, e in altre aree della Toscana. Riusciamo così a fornire alimenti biologici di filiera corta e a chilometri zero”.
ANCHE IL SAPONE E’ BIO. Poi c’è la vendita al dettaglio in negozio, dove si trovano, oltre ai prodotti alimentari, anche articoli per la casa e per l’igiene personale, accomunati però dal rispetto per l’ambiente: sugli scaffali trovano così posto i distributori alla spina di detersivi e sapone – rigorosamente biologici – che permettono di diminuire la quantità di rifiuti prodotti, grazie al riutilizzo dei contenitori.
BOTTEGA SOCIALE.La bottega bio della Montagnola nasce però principalmente per un fine sociale: “Abbiamo creato un contesto lavorativo per l’inserimento di soggetti svantaggiati e con disagio – racconta ancora Sara – gli inserimenti socioterapeutici riguardano al momento due persone, mentre una ragazza di 19 anni sta svolgendo un percorso di formazione grazie alla scuola”.
La bio-mania contagia Firenze (e non solo)