Sono iniziati ieri i lavori di demolizione della vecchia scuola Calvino, che fa parte dell’istituto comprensivo Pirandello, in via Santa Maria a Cintoia, nel quartiere 4. Al suo posto sarà costruito un nuovo edificio in legno, che permetterà di risparmiare energia e inquinare meno.
BIOEDILIZIA. Alla demolizione della scuola Calvino, che fa parte dei 100 luoghi che il sindaco Renzi vuole restituire alla città profondamente cambiati, erano presenti lo stesso primo cittadino, l’assessore all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi e il presidente del Quartiere Giuseppe D’Eugenio. “Il nuovo edificio sarà costruito secondo i principi dell’architettura biosostenibile – ha detto Matteo Renzi – e non è l’unico progetto cittadino che si basa sui criteri di bioedilizia. Questi progetti rappresentano, infatti, una parte importante della città del futuro”. “L’intervento alla Calvino – ha continuato il sindaco – è uno dei tanti che abbiamo fatto e che stiamo realizzando diffusamente sul territorio, a dimostrazione del fatto che abbiamo a cuore tutta la città”.
DEMOLIZIONE. L’intervento di demolizione e messa in sicurezza dell’area, redatto dalla direzione Servizi tecnici del Comune, avrà un costo di 56mila euro e rientra nel più generale progetto per la realizzazione della nuova scuola, che complessivamente prevede un investimento totale di quasi 4 milioni di euro. I lavori sono cominciati ieri per non interferire con l’attività didattica: la Calvino si trova all’interno dell’area dell’istituto comprensivo Pirandello, adiacente alla scuola dell’infanzia Laura Poli, all’asilo nido Tasso Barbasso, alla scuola secondaria Pirandello.
LEZIONI ALL’APERTO. Il vecchio edificio risale a quarant’anni fa e negli scorsi anni è stato oggetto di un intervento di recupero del cemento armato che ha fatto emergere non pochi problemi. In particolare, i tecnici ne hanno appurato le cattive condizioni e così, visto l’alto livello di degrado della struttura portante, l’amministrazione comunale ha programmato la realizzazione di un nuovo edificio. Il progetto della nuova scuola prevede, oltre che l’utilizzo di un materiale naturale come il legno, anche un’attenta disposizione dei locali. La struttura avrà due piani fuori terra anche per la parte sopra l’attuale atrio di entrata, per poter ospitare tutte le attività richieste. È previsto, inoltre, un loggiato al piano terreno su tutta la facciata che potrà essere utilizzato per le lezioni all’aperto. Le aule, invece, si affacceranno verso il retro dell’edificio per evitare che gli alunni che si trovano in giardino possano disturbare chi è a lezione. La biblioteca si troverà al piano terreno, verso il giardino, mentre i servizi igienici della nuova struttura verranno sistemati verso la facciata principale della struttura per semplificare gli scarichi. Un loggiato di fronte all’atrio di entrata della scuola garantirà di poter effettuare in maniera più agevole l’entrata e l’uscita degli alunni. Al piano seminterrato, infine, verranno realizzati i depositi e gli archivi compartimentati per l’intero istituto Pirandello. La palestra esistente sarà conservata: sarà solo adeguato il solaio da un punto di vista strutturale.
IN LEGNO. La scelta di utilizzare il legno, oltre che per ragioni di ecosostenibilità, risponde anche al fatto che in questo modo viene eseguito nelle fabbriche dove sono realizzati i singoli pannelli prefabbricati, successivamente assemblati in cantiere. Così buona parte del lavoro si sposta nella fabbrica e gli interventi da eseguire al momento del montaggio sono maggiormente progettabili rispetto ad altre tipologie costruttive tradizionali. I cantieri dove si realizzano le strutture prefabbricate in legno risultano quindi più controllabili, più puliti e si garantisce un miglior fattore di sicurezza generale nella realizzazione dell’opera.