Cecilia Del Re non è più nella giunta di Palazzo Vecchio, silurata da Dario Nardella che ha parlato di “frattura insanabile con l’amministrazione”. Nelle ultime 36 ore ci sono state polemiche continue, da tutte le parti. Tutto nasce dalla frase di Del Re sulla tramvia che dovrebbe arrivare fino al cuore del centro storico e che per molti è stata un riferimento al Duomo: da lì Nardella ha chiesto una secca smentita, Del Re ha parlato di un fraintendimento ma il sindaco non ha gradito e ha comunque preso la decisione. E d’altronde è il sindaco che decide in questi casi, visto il rapporto fiduciario.
La posizione di Cecilia Del Re
Che i rapporti tra Nardella e Del Re fossero tesi lo si sapeva da tempo. Da Palazzo Vecchio è fuori. Ma fino agli ultimi mesi c’era stato un patto di non belligeranza. Poi la situazione è esplosa e, dopo la decisione, Cecilia Del Re ha convocato una conferenza stampa per spiegare i motivi dell’allontanamento dalla giunta. Ha definito la scelta di Dario Nardella “un pretesto” figlio di “logiche di corrente” e “giochi di potere”. Quindi: da un lato la vittoria di Elly Schlein all’interno del Pd ha cambiato gli equilibri, visto anche il risultato di Firenze. Dall’altro lato la corsa alle elezioni 2024. Del Re si è definita un personaggio “un po’ ingombrante in vista del 2024”. E su Dario Nardella: “Speravo che nella notte si chiarisse, in fondo siamo uomini e donne liberi”.
Che succede adesso
Cecilia Del Re aveva deleghe importanti, seppur depotenziate nell’ultimo periodo. Tra quelle che aveva tenuto c’era quella all’urbanistica, con il relativo iter del Piano operativo comunale da terminare entro fine anno. Per il momento il sindaco Dario Nardella ha scelto di tenersi la delega all’urbanistica anche perché, come ha spiegato, “Il Poc deve andare avanti”. Poi potrebbe esserci spazio al rimpasto. Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, area Schlein, potrebbe avere chance per ottenere un posto da assessore. Oppure la delega all’urbanistica potrebbe finire nelle mani di Giovanni Bettarini e, di conseguenza, anche l’assessore Andrea Giorgio – nel gioco dei cambiamenti – potrebbe diventare vicesindaco.