Un bando da 10 milioni per facilitare l’accesso al mondo del lavoro anche ai soggetti più fragili e in difficoltà socio-economica. Dalle donne vittime di violenza agli ex detenuti, dai giovani residenti in case famiglia alle persone con disabilità, sono molte le persone a cui è destinato il bando che finanzia finanzia tirocini per favorire l’inclusione sociale e l’autonomia personale.
Tirocini di orientamento, formazione e inserimento finalizzati all’inclusione sociale di soggetti fragili che necessitino di percorsi personalizzati tali da necessitare un aiuto nell’avvio del percorso lavorativo e, di conseguenza, dell’acquisizione di una certa autonomia personale: per questo è stato stanziato un budget di circa 10 milioni di euro, garantiti dal Fondo sociale europeo.
Il bando da 10 milioni per i più fragili, come partecipare
Ma quali sono le condizioni per poter accedere ai fondi del bando da 10 minlioni per soggetti fragili? I progetti devono essere presentati da una Associazione temporanea di scopo (Ats) tra soggetti pubblici e privati: questa associazione può essere costituita, per la parte privata, da imprese, cooperative sociali e soggetti che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati e, dall’altra, dalla Società della salute e ove non costituita, dal soggetto pubblico indicato dalla Conferenza zonale dei Sindaci.
Lavoro per soggetti svantaggiati, chi può accedere al bando
Molto diversificata la platea dei potenziali destinatari del bando: si va dai giovani che a scuola hanno avuto bisogno di percorsi BES (bisogni educativi speciali) a quelli accolti negli appartamenti per l’autonomia, dalle persone sole con figli a carico a quelle vittime di violenza, di tratta o inserite in strutture di accoglienza. Le attività progettuali possono includere persone con disabilità in condizione di svantaggio che non siano già destinatarie dei percorsi in essere.
In questa edizione del bando la platea dei soggetti è stata ampliata agli ex detenuti e ai detenuti ammessi a misure di esecuzione penale esterna.
Più in generale si tratta di persone accomunate dal fatto di non essere occupate, di trovarsi in una situazione di grave disagio socio-economico e comunque in carico ai servizi socio-assistenziali, sanitari e/o socio-sanitari territoriali.
I progetti hanno durata biennale e puntano a dare una risposta concreta a una vasta platea di potenziali richiedenti: la precedente edizione del bando ha consentito a quasi 2.000 persone di avviare, attraverso i tirocini, un percorso personalizzato di accompagnamento al lavoro.
Parità di genere, nel bando sul lavoro anche servizi di babysitting per chi ha figli piccoli
Inoltre, anche nell’ottica di promuovere la parità di genere, e di facilitare quanto più possibile la partecipazione dei destinatari all’inserimento in tirocinio, sono ritenuti ammissibili i costi dei servizi di assistenza alla persona che consentano di organizzare i propri tempi in modo da poter partecipare al progetto (ad esempio babysitting in caso di persona con figli piccoli), e ancora i costi per il trasporto e l’eventuale vitto.
Fragili, entro quando presentare domanda per il bando da 10 milioni
La proposta progettuale e la relativa domanda di finanziamento per accedere al bando destinato alle persone fragili che intendono accedere al mondo del lavoro, dovranno pervenire al Settore “Welfare e Innovazione Sociale” della Regione Toscana entro il 26 settembre.
Per conoscere tutti i dettagli necessari si può consultare il testo dell’avviso e i suoi allegati sulla pagina dedicata sul sito della Regione Toscana.