Dovrebbe essere la prossima primavera il momento buono per partire con i lavori della linea 2 del tram. Lo ha detto oggi l’assessore comunale alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei, che ha illustrato in consiglio comunale lo stato dell’arte della linea 2 della tramvia.
NUOVE CONDIZIONI. “Dopo l’approvazione del progetto esecutivo avvenuta nel marzo 2011, a seguito delle ormai note vicende e problematiche di alcuni soci del Concessionario Tram di Firenze Spa (Baldassini Tognozzi Pontello e Consorzio Etruria), e a seguito anche della crisi economica mondiale con conseguente impatto sugli istituti bancari e incremento degli spread, è stato necessario prima ridiscutere la concessione con il concessionario e poi le condizioni finanziarie con le banche. Nel maggio di quest’anno, con la sottoscrizione tra Comune e concessionario del verbale intermedio di revisione della concessione, sono state definite le nuove condizioni con il concessionario tra cui tutte le varianti richieste dall’Amministrazione in occasione dell’approvazione del progetto esecutivo”, ha spiegato l’assessore.
OBIETTIVO PRIMAVERA. “Alla fine di ottobre, dopo una lunga trattativa è stata formulata una prima proposta di nuove condizioni finanziarie da parte delle banche che, accettata dal concessionario, deve essere ora approvata in via definitiva dai comitati crediti delle banche – ha continuato Mattei – . Non è un aspetto marginale, senza questa approvazione è difficile partire. Non è operazione facile: il finanziamento delle banche è di circa 150 milioni di euro da restituire in 24 anni. Di questi tempi, con l’attuale crisi economica, riuscire a rimodulare e riottenere una nuova scansione di credito non era affatto scontato. E anzi penso sia un risultato unico nel panorama italiano. I comitati crediti dovrebbero deliberare entro metà dicembre formulando così un’offerta vincolante che il concessionario ed il Comune dovrebbero essere in grado di approvare definitivamente entro l’anno. I primi giorni del nuovo anno saranno dedicati al cosiddetto ‘closing finanziario’ e alla sottoscrizione di tutti i nuovi contratti in modo da poter poi partire con i lavori che prevediamo di iniziare entro primavera, una volta definite le modalità di pagamento tali di garantire un flusso di cassa regolare, ed è questo che ci ha ispirato alla massima cautela nei mesi precedenti, per eseguire le opere senza rallentamenti. Perché è noto che una delle cause di maggior tensione tra cittadini e Amministrazione siano proprio i cantieri iniziati e interrotti”.
TEMPI DI REALIZZAZIONE E FONDI EUROPEI. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, Mattei ha confermato quanto già indicato in occasione della posa della prima pietra della linea 2, ovvero 1.000 giorni. Nella sua comunicazione, l’assessore si è poi soffermato sul rischio di perdere i fondi europei, più volte paventato da alcuni consiglieri comunali. “Il rischio c’è, ma mi chiedo cosa avremmo dovuto fare stante la situazione in cui ci siamo trovati, con una cristi economica mondiale che ha avuto ripercussioni anche sui lavori degli enti pubblici. Questa Amministrazione, anche a costo di prendersi qualche critica, ha fatto bene a bloccare i cantieri una volta terminata la bonifica bellica, iniziata il 5 novembre 2011, in un’area che, altrimenti, avrebbe avuto seri problemi di mobilità bloccando gran parte della città e soprattutto senza vedere persone a lavoro nei cantieri. Noi abbiamo fin da subito cercato di premere sulla nuova impresa subentrata a Baldassini Tognozzi, Impresa Spa, perché iniziati i lavori potesse andare più spedita possibile. Ma responsabilmente avevamo posto una clausola che, in caso di mancata rapida conferma della banche sul contratto di finanziamento, i lavori non sarebbero andati oltre la bonifica bellica. Purtroppo, stante la crisi, l’assenso non c’è stato e abbiamo dovuto ridiscutere con le imprese l’intero contratto di finanziamento. Senza i fondi dei privati, che coprono circa il 35% dei finanziamenti, ci saremmo comunque fermati, casomai con metà della città cantierata e tutte le conseguenze del caso. Era impossibile fare meglio nel realismo più completo e soprattutto stante la crisi economica. Per tutelarci dal rischio della perdita di parte dei finanziamenti europei, il 18 settembre, abbiamo sottoscritto un accordo con la Regione con il quale, qualora si ravvisi il rischio di perdere parte dei finanziamenti, la Regione si impegna a trovarne di analoghi in modo da garantire comunque la copertura finanziaria dell’opera”.
POLO DI SESTO FIORENTINO. Sempre sui tempi di realizzazione, l’assessore Mattei ha ribadito il suo impegno massimo per garantire il rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma, chiedendo nuovamente la collaborazione dei consiglieri e delle commissioni consiliari, dei consigliere di Quartieri perché “la tramvia è un’opera fondamentale per la città e sulla quale sarebbe auspicabile il contributo di tutti”. Ultimo tema toccato nella comunicazione è quello del prolungamento della linea 2 fino al Polo scientifico di Sesto Fiorentino. “Si tratta di un’argomentazione intelligente – ha sottolineato l’assessore Mattei – ma adesso, stante la situazione attuale e senza apporti esterni, difficilmente possiamo chiedere al soggetto incaricato di realizzare e gestire la linea”. L’assessore ha ricordato con l’attuale progetto finanziato prevede di arrivare davanti all’ingresso dell’aerostazione. “Comunque – ha aggiunto – sempre nell’accordo sottoscritto con la Regione a settembre, ci siamo impegnati a ricercare nuovi finanziamenti per il prolungamento a Sesto Fiorentino, anche attraverso i fondi strutturali europei 2014-2020. I tempi sono un po’ più lunghi ma ci stiamo muovendo in questa direzione perché rappresenta uno dei nostri obiettivi prioritari”. “Quando siamo di fronte ad operazioni di questa portata – ha concluso Mattei – dobbiamo evitare chiusure pregiudiziali. Sono quindi pronto a valutare e prendere in considerazioni suggerimenti e proposte partendo però da una premessa, ovvero che la tramvia si farà. Si tratta infatti di un’opera voluta dai cittadini come testimonia il consenso raccolto in più tornate elettorali da forze politiche che nei loro programmi avevano la realizzazione del sistema tranviario”.