Listino bloccato sì o no: è su questa possibilità, prevista dalla legge elettorale della Toscana, che è aperto il dibattito all’interno dei partiti in vista del voto per scegliere i nuovi Consiglieri regionali. Con tutta probabilità si andrà alle urne nel weekend del 12 ottobre 2025, ma per la conferma ufficiale bisognerà attendere il decreto del presidente della Regione a cavallo di Ferragosto. Intanto all’interno delle diverse forze politiche sono iniziate le prime manovre verso il voto. Si lavora sui nomi dei candidati e un nodo da sciogliere riguarda il listino bloccato, detto più propriamente “lista regionale”, ma che cos’è?
Elezioni regionali in Toscana 2025: le regole sulle preferenze
Prima di tutto va fatto un passo indietro. A differenza della legge elettorale nazionale per il Parlamento che prevede solo liste bloccate, per le regionali in Toscana c’è la possibilità di indicare fino a 2 preferenze quando si votano i consiglieri regionali. Non vanno scritte di proprio pugno, come succede per le comunali, perché i nomi saranno già prestampati sulla scheda e basterà mettere un segno sul quadratino accanto ai candidati.
Altro aspetto che i partiti stanno prendendo in considerazione è la presenza di donne, visto che le regole toscane prevedono l’alternanza di genere. L’elettore, se esprime due preferenze, deve necessariamente votare un uomo e una donna. Nel caso scelga due uomini o due donne, l’ultima preferenza – in base all’ordine in cui sono riportati i nomi sulla scheda – viene annullata.
Il listino regionale bloccato previsto dalla legge elettorale toscana
C’è un ma. La legge elettorale per le regionali in Toscana, la stessa con cui si è votato nel 2020, dà la possibilità di esprimere preferenze, però le singole forse politiche possono scegliere una “scorciatoia” e presentare un listino bloccato: ufficialmente si chiama “lista regionale” e può includere fino a 3 nomi. Ecco cosa vuol dire in pratica. Questi candidati al Consiglio saranno i primi a essere eletti se il partito supererà la soglia di sbarramento (5% dei voti, che si abbassa al 3% per chi fa parte di coalizioni che hanno raccolto almeno il 10%). Eletti loro si passerà a chi avrà raccolto più preferenze.
Insomma, nei partiti più grandi con un buon numero di consensi, essere inseriti in un’eventuale lista regionale vuol dire avere un posto assicurato in Consiglio. E cosa cambia per chi vota? Sulla scheda, sotto il simbolo, sarà riportata la dicitura “lista regionale presente”, mentre i nomi saranno pubblicati sui manifesti esposti fuori dai seggi. Anche con il listino bloccato, l’elettore potrà dare due preferenze, ma – come già spiegato – prima passeranno i nomi della lista regionale (massimo tre) e poi, se la forza politica avrà ottenuto altri seggi, i campioni di preferenze.