venerdì, 22 Novembre 2024
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Lubich, il cordoglio delle istituzioni

il cordoglio del presidente del consiglio regionale della toscana per la scomparsa di chiara lubich

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Il presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini ricorda l’opera infaticabile della fondatrice dei Focolari ed esprime vicinanza alla comunità di Loppiano. Nencini, inoltre, sottolinea che l’opera infaticabile di Chiara Lubich in nome del dialogo interreligioso fra i popoli e della solidarietà, strumenti insostituibili per dare unità e fratellanza, rappresenta un esempio per tutti, prima di tutto per le istituzioni. La Presidenza porge al movimento dei Focolari, in particolare ai suoi volontari della cittadella di Loppiano, sulle colline toscane, le condoglianze più sincere e affettuose di tutto il Consiglio regionale della Toscana.

L’impegno e la testimonianza di Chiara Lubich hanno prodotto frutti importanti anche in Toscana: qui sorge infatti a Loppiano, una frazione di Incisa Valdarno (Firenze), la prima delle 33 cittadelle internazionali dei Focolari nate in tutto il mondo. Fondata nel 1964, la cittadella conta circa 900 abitanti, uomini e donne, famiglie, giovani, religiosi di 70 nazioni, ed è divenuta punto d’incontro tra culture e fedi religiose, un cantiere aperto per sperimentare l’unità tra uomini e forme alternative di economia “di comunione”.

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“Con Chiara Lubich scompare una donna che tanto ha lavorato per il dialogo interreligioso”. Con queste parole il Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei ricorda la fondatrice dei Focolarini ed esprime, a nome di tutto il Consiglio provinciale di Firenze, condoglianze a tutto il movimento dei Focolarini. “Sono molto addolorato per la scomparsa di Chiara Lubich, vera testimone del nostro tempo – aggiunge Mattei – che tanto si è prodigata per la pace e la solidarietà. La sua opera, le sue azioni di comunione fra i popoli, le sue parole rimarranno come punto di riferimento per una società più giusta e solidale”.

Anche il presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, appresa la notizia della scomparsa di Chiara Lubich, si stringe ai Focolarini fiorentini e agli amici della cittadella di Loppiano.Con Chiara Lubich scompare una donna all’apparenza minuta, ma in realtà un gigante del nostro tempo, una delle figure spirituali più importanti del XX secolo. Donna di grande fede, Chiara ha saputo trasmettere un messaggio di speranza, di amore, di unità straordinario in tutto il pianeta. Ha rappresentato per la Chiesa Cattolica una ventata di freschezza particolarmente profonda, ma ha anche saputo coltivare i fili del dialogo interreligioso. Il messaggio di Chiara è stato straordinario anche per la Politica, con la P maiuscola, col richiamo costante al valore dell’unità. Ma è stata anche ispiratrice di un messaggio di rivoluzione economica e sociale che ha nell’economia di comunione il richiamo più prezioso.

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La Provincia di Firenze è orgogliosa di ospitare sul suo territorio la cittadella di Loppiano, i suoi abitanti, il suo messaggio di pace e di unità. Avvertiamo come una grande responsabilità il privilegio di poter continuare a lavorare con chi avrà il compito di proseguire nella sua missione. Chiara, cittadina onoraria di Firenze e di Incisa Valdarno, resterà nel nostro territorio come uno straordinario richiamo al valore dell’impegno e del dialogo”.

La scomparsa di Chiara Lubich, dal 2000 cittadina onoraria di Firenze, priva la nostra città e il mondo di una persona che con la sua semplicità ha saputo dialogare con tanti popoli e religioni, partendo da una visione del mondo imperniata sul concetto di fraternità universale”. Lo afferma il sindaco di Firenze Leonardo Domenici nel suo messaggio di cordoglio per la scomparsa di Chiara Lubich.

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“Chiara – si legge ancora nel messaggio del sindaco – ha dedicato la sua vita all’impegno per gli altri, al dialogo, all’abbattimento dei muri della povertà e dell’ingiustizia; il messaggio di cui è stata portatrice non ha parlato solo ai credenti, ma anche a chi, da laico, non smette di credere nella possibilità di costruire un nuovo mondo di pace. Il legame di Firenze città del dialogo e dell’accoglienza con Chiara Lubich è fatto di valori condivisi, di vicinanza geografica con la comunità di Loppiano e di un rapporto che nel corso degli anni non si è mai interrotto”. Al mio personale cordoglio – conclude il sindaco – si unisce quello dell’intera città che la ricorda come un esempio di dedizione e di amore verso il prossimo, come un punto di riferimento per tante ragazze e ragazzi che hanno trovato negli ideali di Chiara le ragioni di un impegno religioso, civile ed etico”.

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