E’ rimasto con un piede nel vuoto per 7 giorni, sul ponte alle Grazie. Da ieri sera è stato rimosso. La scomparsa “dell’omino della bic”, opera dell’estroso artista francese Clet (al secolo Anacleto Abraham), ha fatto partire un tam-tam sulla rete: “Rimettiamolo al suo posto”, chiedono gli internauti.
L’ADDIO. L’installazione, una scultura in vetroresina, era apparsa una settimana fa su uno sperone del ponte alle Grazie: un uomo stilizzato con una gamba a terra e l’altra sospesa nel vuoto, in direzione di Ponte Vecchio. Ieri sera è stata rimossa. Un addio è arrivato dallo stesso padre dell’opera, che sul suo profilo Facebook ha scritto “vorrei dedicare un saluto emozionato al mio amico del ponte alle grazie che stasera è stato rimosso, si presume dal comune.. Arrivederci omino Bic!!”
IL TAM-TAM SU FACEBOOK. L’intervento dell’amministrazione comunale, un atto dovuto poiché l’installazione non era autorizzata, non è andato giù ad alcuni fiorentini, che hanno iniziato a richiedere attraverso Facebook il ritorno “dell’uomo comune” di Clet.
L’APPELLO. Sul social network gira un appello, che recita : “Per tutti coloro che sono rimasti affascinati dall’opera di Clet sul ponte alle Grazie. Servirà a poco, ma facciamo vedere alla nostra Amministrazione in quanti vorremmo la permanenza di quell’opera nella città”.
CLET. L’artista francese, che da anni vive e lavora a Firenze, è diventato famoso in città (e non solo) per aver applicato sui cartelli stradali alcune figure stilizzate, trasformando divieti di accesso e indicazioni in opere d’arte.
(Foto tratta dal profilo Facebook di Clet)