La coda alle Poste potrebbe allungarsi ancora nel prossimo mese. Scatta domani lo sciopero dei lavoratori di Poste Italiane che fino al 4 ottobre dicono no a straordinari e prestazioni aggiuntive.
L'agitazione è stata proclamata dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil delle province di Firenze e Prato per protestare contro la carenza di personale e le pressioni commerciali definite “non più accettabili”. A incrociare le braccia saranno tutti i lavoratori dei settori sportelleria, recapito e del Centro meccanizzato di smistamento delle due province.
Rabbia di qua e di là dal vetro
“In provincia di Firenze e Prato – dice Marco Nocentini, segretario territoriale di Cisl Poste – il personale applicato alla sportelleria, al recapito e al centro smistamento di Firenze è insufficiente a garantire i servizi ai cittadini e questo determina una situazione assai pesante. Agli sportelli i clienti subiscono il disagio di file interminabili e scaricano poi tutta la loro rabbia nei confronti degli sportellisti. Al recapito e al centro smistamento la carenza di personale, unita a una nuova organizzazione di lavoro che sta facendo acqua da tutte le parti, sta mettendo in ginocchio il servizio”.
“Ci battiamo per i clienti”
Possibili quindi code più lunghe agli sportelli e tempi di giacenza rallentati. “Ci dispiace per i clienti che in questo mese subiranno ulteriori disagi – continua Nocentini – ma sappiano che ci stiamo battendo per poter offrire loro un servizio migliore”.