Sono passati due mesi. Ed ecco che la manifestazione per Kata a Firenze assume ancora più importanza, visto che siamo a due mesi dal 10 giugno, il giorno in cui la bimba è scomparsa. Da allora indagini ma pure tanti silenzi. E nessuna soluzione. La piccola peruviana di cinque anni è come svanita nel nulla.
Manifestazione per Kata a Firenze: da dove parte
La manifestazione per Kata a Firenze partirà il 10 agosto alle ore 21 da piazza Dallapiccola, poco distante dall’ex hotel Astor in via Boccherini, lo stabile occupato dove la piccola viveva fino al giorno della sua scomparsa, e poi sgomberato. L’appuntamento è stato rilanciato via social dalla comunità peruviana e dalla famiglia. “I bambini non si toccano, Kataleya torna a casa”, si legge nel manifesto diffuso per annunciare l’evento. Nel manifesto si invita chiunque avesse informazioni a contattare le forze dell’ordine.
Le indagini
Il 10 agosto dunque è attesa una grande affluenza alla manifestazione per Kata a Firenze. Nel frattempo proseguono le indagini. La possibile svolta di qualche giorno fa – con l’arresto di quattro persone, tra cui lo zio di Kata, per il racket degli affitti – deve ancora concretizzarsi perché ancora non ci sono elementi per ritenere che il ritrovamento sia vicino. Gli arrestati sono stati sentiti dal gip nell’interrogatorio di garanzia ma non avrebbero parlato della scomparsa di Kata. Inoltre avrebbero rigettato le accuse sul racket degli affitti nell’ex Astor. “Hanno risposto tutti alle domande del giudice e non c’è stato alcun riferimento al caso della scomparsa di Kata“, spiega l’avvocato Elisa Baldocci, difensore dei quattro uomini arrestati.
Baldocci ha poi spiegato che chiederà l’attenuazione della misura per i suoi assistiti. Questo “in base ai nuovi elementi emersi oggi dal loro interrogatorio”. Della scomparsa di Kata, ha precisato la legale, si potrebbe concentrare un nuovo interrogatorio con il pm. “Non è stato ancora fissato”, ha detto Baldocci. Ma può essere che “loro chiedano di essere sentiti anche dal pm perché assolutamente vogliono essere molto chiari su quello che è successo quel giorno”. Lo zio di Kata, aggiunge la legale, “è certo del fatto di non entrarci niente, Kata gli manca ed è un pensiero costante anche in questo momento”.