Un vertice per “salvare” la stagione turistica sulla costa toscana, quest’anno messa duramente alla prova dal meteo. E’ quanto è in programma questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo: all'ordine del giorno ci sono le iniziative della Regione per il prolungamento della stagione turistica sulle spiagge toscane.
FONDI
Sono invitati al tavolo, con i funzionari della Regione, i rappresentanti delle categorie economiche, dei balneari e dell'Anci. I funzionari regionali – viene spiegato – hanno già verificato una specifica disponibilità finanziaria, che Toscana Promozione potrebbe utilizzare fin da subito per sostenere progetti e iniziative in grado di attirare l'attenzione di una clientela orientata a trascorrere al mare le giornate di settembre. Un ulteriore aiuto anche in un periodo successivo, a ottobre, potrebbe arrivare dalle iniziative della Settimana della cultura (9-19 ottobre).
“FAVOREVOLI”
“Noi siamo favorevoli all'allungamento della stagione turistica al mare, anche in considerazione dei risultati critici registrati nelle scorse settimane. La proposta a cui stiamo lavorando è quella di sostenere immediatamente con fondi freschi, già individuati, le eventuali iniziative e le attività che verranno organizzate oltre il termine del 15 settembre”, ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi.
SCUOLA
L’attuale normativa – viene ricordato – stabilisce che il periodo minimo di apertura degli stabilimenti balneari è fissato dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno, mentre è facoltativa la possibilità di tenere aperto l'impianto oltre quest'ultima data. Un altro punto di cui si è discusso in questi giorni è quello dell'inizio dell'anno scolastico, che il calendario in vigore da quest'anno in Toscana stabilisce al 15 di settembre. C'è stata la proposta di far partire l'anno il primo ottobre: “Questa ipotesi non si pone, come ha chiarito la ministra Giannini”, conferma Rossi. “Consideriamo poi che il calendario è deciso dalla Regione, che deve comunque garantire nel corso dell'anno lo svolgimento di un certo numero di giorni di lezione e il rispetto delle festività nazionali. Se l'anno scolastico si facesse cominciare il primo ottobre finirebbe il 25 giugno. E vi è infine un quadro nazionale di cui tenere conto”.