Stop ai banchi del mercato extra alimentari, via libera invece a quelli che vendono cibo: lo ha deciso il Comune di Firenze con un’ordinanza che recepisce le nuove direttive del governo. L’esecutivo infatti ha chiarito alcuni passaggi del decreto sul coronavirus dello scorso 9 marzo.
Mercati rionali aperti
Nei mercati rionali fiorentini potranno quindi rimanere in attività le bancarelle di genere alimentare, purché recintate con adeguate barriere e rispettando le norme contro l’affollamento e per il rispetto della distanza tra le persone di almeno un metro. Può rimanere aperto anche il piano terra del Mercato centrale di Firenze e il mercato coperto di Sant’Ambrogio (limitatamente sempre alle attività alimentari), con ingressi contingentati per evitare assembramenti. Il primo piano del Mercato centrale è invece chiuso, per la decisione presa dagli stessi gestori.
Non sono in attività invece i raggruppamenti turistici di bancarelle come il mercato del Porcellino e il mercato esterno di San Lorenzo.
Mercato a Firenze, le nuove regole
L’ordinanza del sindaco Dario Nardella sul commercio ambulante è in vigore da giovedì 12 marzo fino al 3 aprile. Per chi non rispetta le regole sono previste sanzioni, che nei casi più gravi possono arrivare fino all’arresto per 3 mesi.
“In questo momento difficile è necessario attenersi alle regole per evitare il più possibile il diffondersi dell’epidemia“, dice l’assessore al Commercio e alle Attività Produttive del Comune di Firenze Federico Gianassi, che ricorda anche come queste misure siano state rese necessarie dalle nuove disposizioni del Governo. “Per questo – continua – è sospesa l’attività di quei banchi che non vendono generi di prima necessità. Viene data la possibilità di restare aperti a chi vende generi alimentari ma con l’obbligo di garantire le misure di sicurezza”.