Un sms sul cellulare e Mobike blocca la app ai furbetti del parcheggio. La società di bike sharing, che a Firenze ha di recente festeggiato le 210mila iscrizioni al servizio, annuncia che non tollererà più gli utenti che lasciano le biciclette condivise in aree private.
Mobike a Firenze: come funziona e quanto costa il servizio di bike sharing
Una decisione presa a seguito dei molti casi registrati in città: per “riservarsi” l’utilizzo futuro delle biciclette arancioni, alcuni cittadini parcheggiano questi mezzi in giardini privati o corti condominiali, non seguendo le linee di utilizzo del servizio e di fatto impedendo il passaggio “a flusso libero” delle bici da una persona all’altra.
Dove parcheggiare la bici: cosa succede a chi sgarra
Mobike ha iniziato la procedura di blocco dell’app agli utenti responsabili, avvisati con un sms dello stop. “Mobike è un servizio di mobilità sostenibile in condivisione e come tale deve essere utilizzato – spiega Alessandro Felici AD di Evlonet che distribuisce e gestisce Mobike in Italia – abbiamo deciso di intervenire in modo importante affinché le nostre bici siano sempre disponibili e offrire ai nostri utenti un servizio efficiente”.
Già la scorsa estate, contro il parcheggio selvaggio delle bici, la società aveva invitato i suoi utenti a lasciare i mezzi nelle aree consentite, senza intralciare il traffico o il passaggio dei pedoni.
Mobike a Firenze: i dati
Secondo gli ultimi dati, dopo 15 mesi di operatività di Mobike a Firenze, gli utenti registrati sono la metà della popolazione target, ossia 210mila iscritti, che hanno percorso più di 2 milioni di chilometri, con picchi di oltre 10mila utilizzi al giorno.
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