Dopo la tragedia della famiglia a Ponte a Ema (Firenze), si riaccendono i riflettori sulle morti in casa provocate da monossido di carbonio e legate all’uso di una stufa (a legna, pellet o a gas) o di una caldaia malfunzionante o in spazi non ventilati. Questo gas viene chiamato “killer silenzioso“, perché inodore e incolore. Ma come si forma il monossido di carbonio, dove si trova e come proteggersi?
Cos’è, dove si trova e come si forma il monossido di carbonio in casa
Il monossido di carbonio (CO) è un gas che si forma dalla combustione incompleta degli idrocarburi presenti in carburanti e combustibili: dunque da dove “esce”? Può essere emesso dai motori a benzina, dai fornelli della cucina, dalle stufe e dalle caldaie non ben funzionanti, dai camini, dai bracieri, dalle lampade a gas, carbone o legno. A essere estremamente pericoloso è l’accumulo di questa sostanza in spazi chiusi o non ventilati: l’intossicazione da monossido di carbonio provoca la morte per avvelenamento di persone e animali. Si accumula nel sangue, bloccando la capacità di trasporto dell’ossigeno.
Scende o sale?
Spesso si confonde il monossido di carbonio con il gas metano: a differenza del primo, il gas metano che si usa nelle cucine di casa viene addizionato con una sostanza dal caratteristico odore pungente. Inoltre il metano di per sé non è tossico, ma la sua combustione non efficiente consuma l’ossigeno presente nell’ambiente e forma dei gas, tra cui l’anidride carbonica e, appunto, il monossido di carbonio. Questo processo avviene anche bruciando combustibili e materiali infiammabili come legna, pellet, benzina, olio e via dicendo.
Il metano è più leggero dell’aria e tende a salire verso l’alto, mentre il monossido di carbonio è leggermente più leggero e questo fa sì che si mescoli con l’aria presente in una stanza.
Come accorgersi di un’intossicazione da monossido di carbonio quando ci si trova in casa
Il monossido di carbonio è un gas subdolo perché non ha un odore specifico, è invisibile all’occhio umano e non causa particolari irritazioni, ma può provocare – se si trova in alte concentrazioni – perdita di coscienza e morte. Può essere difficile infatti cogliere i primi campanelli di allarme.
I sintomi dell’avvelenamento da monossido di carbonio, spiega l’Istituto superiore di Sanità, sono mal di testa, vertigini, debolezza, nausea, vomito, dolori al petto, disorientamento, fatica respiratoria e stato confusionale. Chi dorme o è in stato di ebbrezza rischia di morire prima di percepire i sintomi. In caso di sospetta intossicazione da monossido di carbonio è necessario rivolgersi al 118 e al pronto soccorso.
Come proteggersi dal monossido di carbonio?
Il monossido di carbonio, in concentrazioni “accettabili” tra circa 1 e 4 parti per milione, si trova normalmente in casa, ma è importante evitare tutto ciò che provoca un suo aumento. La prima regola è assicurare un’adeguata ventilazione degli spazi dove sono installate caldaie, stufe e apparecchi di combustione, anche con condotti di scarico in buono stato (come canne fumarie e camini) in modo che il tiraggio porti il gas verso l’esterno e non determini un reflusso nei locali di casa.
In particolare è raccomandato effettuare una regolare manutenzione della caldaia, degli impianti di riscaldamento, delle canne fumarie dei camini, incluso il controllo dei fumi, rivolgendosi a personale specializzato. Inoltre non bisogna utilizzare forni o fornelli per riscaldare casa e non usare bracieri in spazi chiusi o con cattiva combustione. I vigili del fuoco, nel loro vademecum, consigliano di arieggiare sempre i locali con camini o stufe accese (una presa d’aria o una finestra lasciata leggermente aperta), per evitare che si formi e si accumuli di monossido di carbonio.
Per prevenire l’intossicazione da monossido di carbonio, è utile anche controllare il colore della fiamma degli apparecchi di combustione a gas: se è blu, il gas sta bruciando in modo corretto; se è giallo, arancione o rosso, la combustione è incompleta ed è possibile il rilascio di monossido di carbonio. In commercio si trovano rilevatori di monossido di carbonio, la cui installazione è obbligatoria per legge nelle abitazioni destinate agli affitti brevi.