Continua il caso legato a Daniele Franceschi, il 36enne viareggino morto ad agosto in un carcere francese in circostanza poco chiare.
LA PROCURA. Sul caso, infatti, è intervenuto il procuratore di Grasse, Jean-Michel Cailliau, secondo cui nella morte del toscano, avvenuta in carcere il 25 agosto scorso, non ci fu ”nulla di irregolare”, e il detenuto viareggino ”non subì percosse”.
“TRASPARENZA”. ”Tutto sarà fatto nella massima trasparenza”, ha anche detto il procuratore transalpino, dopo che nei giorni scorsi il fermo della madre del 36enne in Francia aveva riacceso le luci sul caso.
LA FAMIGLIA. Ma la versione del procuratore non convince famiglia di Franceschi che, tramite il suo legale, fa sapere: ”I familiari non nutrono fiducia nelle versioni di comodo fornite dalla Francia – dice l’avvocato Aldo Lasagna – Daniele ha il setto nasale fratturato”.