Il terremoto politico che ha portato alla revoca, da parte del sindaco di Firenze Dario Nardella, delle deleghe a Cecilia Del Re genererà altri cambiamenti nei prossimi mesi. Intanto Nardella, in occasione di un incontro sul Piano operativo comunale (Poc) organizzato dall’Ordine degli Architetti di Firenze, ha fatto il suo esordio da sindaco con delega all’urbanistica. E ha subito confermato che “adesso serve uno slancio finale per gli ultimi 15 mesi del governo della città”. L’obiettivo resta l’approvazione del Poc entro fine 2023.
Nardella e la delega all’urbanistica
Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani ha ringraziato il sindaco “per la dimostrazione di attenzione sul Piano operativo “, sottolineando che tale questione “richiede di essere seguita con la massima disponibilità e impegno”. In molti si chiedono se Nardella terrà fino alla fine del mandato la delega all’urbanistica, visto che è anche argomento che a lui piace molto, oppure se molto più probabilmente assegnerà ad un altro assessore la delega.
“Non possiamo perdere un minuto”, ha detto Nardella che per ora sembra intenzionato a tenersi la delega. Ma, forse, non sarà un vero sine die. Come detto molto più probabile che, a mente fredda, decida di affidare questo delicato incarico.
Il futuro e il possibile rimpasto di giunta a Firenze
Il primo nome per un eventuale rimpasto è legato a Giovanni Bettarini, già in giunta, che potrebbe prendere la delega all’urbanistica, essendo anche un uomo fidato di Nardella. Ma ci sono altri scenari tra cui la possibilità di un cambio a 360 gradi, con Andrea Giorgio promosso vicesindaco. Attenzione poi alla caldissima questione sindaco, visto che tra un anno saremo già nel pieno della campagna elettorale: Sara Funaro, attuale assessora al welfare, è la persona designata da Nardella. Ovvio che l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio sia un nome in forte ascesa, anche perché tra i primi sostenitori di Elly Schlein. Altrettanto ovvio che Del Re non starà a guardare: al momento raccoglie consensi a sinistra, dopo le dichiarazioni sulla tramvia al Duomo sembra difficile che possa avere contatti con Italia Viva. Ma in politica mai dire mai.