venerdì, 29 Marzo 2024
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Non andava al lavoro per infortunio: sorpreso a cercare tartufi

L'uomo, un collaboratore scolastico, presentava certificati medici che attestavano la riacutizzazione di un precedente infortunio. Nei guai anche il suo medico curante.

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Non andava al lavoro “per infortunio”, infortunio che però non gli impediva di andare a cercare tartufi nei boschi. 

GUARDIA DI FINANZA. A scoprirlo la guardia di finanza, secondo cui l’uomo, collaboratore scolastico di Pieve Santo Stefano (AR), “si assentava dal lavoro per oltre un mese presentando certificati medici attestanti la riacutizzazione di un precedente infortunio”. Che però, viene aggiunto, non gli impediva “di occupare le sue giornate nella ricerca di tartufi nei boschi della Valtiberina”.

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APPOSTAMENTI E PEDINAMENTI. Per questo motivo i finanzieri della Brigata di Sansepolcro, dopo averlo osservato e filmato nel corso di ripetuti appostamenti e pedinamenti, lo hanno denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di truffa aggravata, insieme al proprio medico curante. Secondo quanto spiegano le fiamme gialle, “dapprima la visita di controllo eseguita dall’Inail e, poi, la perizia disposta dall’A.G., hanno confermato che le patologie attribuite all’uomo non erano, in realtà, correlabili al pregresso infortunio e che, quindi, non vi era motivo per assentarsi dalla propria attività di servizio”.

RINVIO A GIUDIZIO. Alla luce di questi elementi, la Procura della Repubblica di Arezzo ha richiesto il rinvio a giudizio dell’uomo e del suo medico di famiglia, in concorso per truffa continuata ai danni dello Stato. Interessata anche la Procura Regionale della Corte dei Conti di Firenze per il danno erariale connesso all’ingiustificata assenza dell’uomo, alla quale l’istituto scolastico ha dovuto sopperire nominando un supplente temporaneo.

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