Due passi in avanti durante uno stesso giorno, ma per il finale di questa partita bisognerà aspettare la risposta della Fiorentina. Il Comune di Firenze ha pubblicato il bando per il nuovo stadio nell’area Mercafir e, allo stesso tempo, ha presentato il masterplan per il nuovo mercato ortofrutticolo di Firenze, che si “restringerà” e ottimizzerà i suoi spazi per far posto al futuro impianto sportivo viola. Per lo stadio però l’ultima parola spetta al patron del club gigliato Rocco Commisso, poco convito dal prezzo chiesto per acquistare i terreni a Novoli.
Il bando per il nuovo stadio di Firenze
Dopo l’ok alla variante urbanistica da parte del Consiglio comunale, sul sito ufficiale del Comune di Firenze è stato pubblicato il bando per la vendita dell’area sud Mercafir, 14 ettari e mezzo: la base d’asta per comprare i terreni dove potrà sorgere il futuro stadio viola è stata fissata a 22 milioni di euro. Si tratta della cifra venuta fuori dalla perizia richiesta dal Comune, un prezzo però troppo alto si è affrettato a commentare Commisso nelle scorse settimane.
L’offerta dovrà arrivare a Palazzo Vecchio entro le ore 12.00 del 7 aprile 2020 e il giorno dopo saranno aperte le buste (qui il bando per la vendita del comparto sud dell’area Mercafir). Sui terreni, liberati dai capannoni della Mercafir, sarà possibile realizzare il nuovo stadio da 35mila posti, ma anche un’area commerciale con negozi per 18mila metri quadrai, un albergo da 4mila. Sarà invece il Comune, con Firenze Parcheggi, a occuparsi di creare la zona per i posteggi auto, tra viale XI agosto, viale degli Astronauti e viale Luder.
I tempi per il nuovo stadio: 4 anni
“Abbiamo approvato e adottato la variante urbanistica della Mercafir nei tempi prestabiliti, come abbiamo anche pubblicato il bando nei tempi prestabiliti – ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella – ci siamo dati un tempo come Comune: 20 mesi, dalla scadenza del bando, entro i quali libereremo l’area e metteremo a disposizione i capannoni, perché contemporaneamente partiamo con la progettazione e la realizzazione della nuova Mercafir”. Lo stadio dovrà essere costruito entro 4 anni dalla manifestazione di interesse da parte del privato che vuole comprare l’area.
Come cambierà la Mercafir di Novoli: progetto e rendering
Intanto è stato presentato il masterplan della nuova Mercafir, che sarà concentrata nel quadrante più a nord per fare spazio al futuro stadio della Fiorentina. In ogni caso con la variante approvata dal Consiglio comunale, i destini del futuro impianto sportivo e del nuovo mercato agroalimentare sono stati resi indipendenti.
Secondo il progetto di massima, l’attuale area Mercafir sarà divisa in due. Gli edifici a sud, tra piazza Artom e viale Guidoni, saranno demoliti, mentre nella zona che guarda la Nuovo Pignone verranno costruiti 3 nuovi edifici in base al disegno dell’ingegnere Marco Passaleva: un grande mercato agroalimentare, il centro del freddo e un edificio più piccolo per l’attività logistica. Saranno invece mantenuti gli uffici che si affacciano su piazza Artom e il mercato delle opportunità, che prolungherà l’orario di apertura, con accesso da via Fabiani. 30 milioni di euro il costo di questa operazione, i cui lavori dovrebbero durare circa un anno, a cui aggiungere i tempi necessari per le procedure burocratiche.
L’accesso alla nuova nuova cittadella agroalimentare di Firenze sarà da via dell’Olmatello, dove verranno realizzate due corsie per l’attesa di 14 tir. L’edificio principale, quello del mercato agroalimentare, si svilupperà su una superficie di circa 30 mila metri quadrati e tutto intorno avrà una serie di “porte” dove i mezzi pesanti potranno agganciarsi per lo scarico delle merci: 18 postazioni per i tir e 250 più piccole per furgoni e automezzi. All’interno il mercato sarà organizzato intorno a una grande galleria, con ai lati lo spazio per lo stoccaggio merci. A livello interrato 2 parcheggi da 650 posti, tutto intorno agli edifici verde, giardini pensili e alberi. Accanto al complesso più grande sorgerà anche un nuovo centro freddo, con celle frigorifere e un padiglione per le attività logistiche.