Una banda di parcheggiatori abusivi attiva da anni a Firenze e spalleggiata anche da alcuni controllori della sosta della Sas, la Società servizi alla strada, azienda interamente partecipata dal Comune di Firenze. È questa l’ipotesi al centro di un’indagine del reparto anticrimine della polizia municipale fiorentina, coordinata dalla Procura, che ha messo nei guai una ventina di persone. Tra queste 8 sono finite in carcere, 4 agli arresti domiciliari mentre per altre 6 è scattata l’interdizione dai pubblici uffici.
I parcheggiatori abusivi e i controllori della Società servizi alla strada di Firenze
In particolare 6 persone sono accusate di far parte della banda di parcheggiatori abusivi che operava a Firenze. Nell’indagine sono finiti anche una decina di controllori della Sas – Servizi alla strada: due, secondo gli inquirenti, avrebbero spalleggiato il gruppo di parcheggiatori abusivi e dovranno ora rispondere di concorso esterno, mentre altri 9 ausiliari della sosta sono accusati di essersi assentati dal posto di lavoro anche per intere giornate, restando a casa o facendo shopping, e di abuso di ufficio per aver annullato multe in favore di amici e conoscenti.
Secondo quanto ricostruito dall’inchiesta, partita grazie alle segnalazioni dei cittadini, la banda agiva da anni principalmente nel parcheggio di piazzale Vittorio Veneto e in altre aree di sosta fiorentine, oltre che – in alcuni casi – a Milano e Bologna. Il gruppo sarebbe arrivato anche a chiedere agli automobilisti che stavano posteggiando 50 euro al giorno per lasciare la vettura in sosta, con velate minacce di possibili furti o danni ai mezzi.
L’operazione Free Parking – SAS & Co.
Perquisizioni, intercettazioni telefoniche, registrazioni video, pedinamenti e controlli: nell’operazione, chiamata “Free Parking – SAS & Co.”, sono stati impiegati oltre 100 agenti della polizia municipale di Firenze, con la collaborazione dei colleghi di Sesto Fiorentino, Prato, Scandicci, Impruneta, Bagno a Ripoli, Lastra a Signa e Pelago.