martedì, 23 Aprile 2024
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Pericolo amianto, ex poste di via del Pratellino sotto sequestro

E' una storia senza fine quella dell'edificio delle ex Poste di via del Pratellino, una gabbia verde e ruggine piena di amianto, rimasta inutilizzata per anni. La scorsa estate l'annuncio della demolizione, oggi il sequestro e l'ennesimo rinvio.

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E’ una storia senza fine quella dell’edificio delle ex Poste di via del Pratellino, una gabbia verde e ruggine piena di amianto, rimasta inutilizzata per anni. La scorsa estate l’annuncio della demolizione, oggi il sequestro e l’ennesimo rinvio.

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SIGILLI. Questa mattina i carabinieri hanno posto i sigilli al cantiere, dove era in corso la bonifica dell’amianto, lavori preliminari all’abbattimento, previsto per l’8 agosto. Alla base del sequestro proprio lo smaltimento dei materiali tossici, che sarebbe stato irregolare.

LIQUIDO ROSSO. Alle forze dell’ordine, infatti, erano pervenute diverse segnalazioni a proposito di uno strano liquido rosso smaltito nelle fogne. “Stiamo facendo le opportune verifiche – dichiara l’assessore alla mobilità, manutenzioni e decoro Massimo Mattei – e ci riserviamo di procedere con azioni legali nei confronti della ditta che, eseguendo i lavori di bonifica dell’amianto, non avrebbe rispettato i protocolli previsti dalla legge”.

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STORIA INFINITA. La vicenda si protrae da almeno una ventina d’anni, da quando l’edificio è stato definitivamente abbandonato a se stesso. La proprietà, però, è rimasta privata: le Poste, infatti, hanno venduto l’immobile a una società edile, che poi a sua volta ha passato di mano. L’edificio però è rimasto inutilizzato, in quanto su di esso pendeva un vincolo di destinazione pubblica: niente appartamenti, al massimo uffici e sportelli aperti al pubblico.

TIRA E MOLLA. Dopo anni di tira e molla l’estate scorsa il sindaco era riuscito a scovare tra le carte un cavillo grazie al quale intimare la demolizione dell’edificio alla proprietà privata. E visto che i privati non si mossero, decise di far da sé e poi presentargli il conto.

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AMIANTO. La bonifica dell’amianto (una prima tranche era già stata effettuata alcuni anni fa) ha portato via più tempo del previsto, ma la demolizione era ormai prossima. Niente da fare: con il cantiere sotto sequestro sarà necessario rinviare ancora una volta. Con buona pace dei residenti che da anni chiedono vendetta per lo skyline campomartino.

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