Non avrebbero raggiunti i requisiti minimi per la sufficienza, perché non avrebbero saputo leggere nemmeno in stampatello né far di conto.
IL CASO. Sarebbero questi i motivi che hanno portato alla clamorosa bocciature di ben cinque bambini di una prima elementare di Pontremoli. Una notizia che aveva destato scalpore e fatto il giro dell’Italia, con tanto di interessamento del Ministero.
I MOTIVI. Ora, dunque, ecco i motivi. I bambini che sono stati bocciati non avrebbero saputo leggere in stampatello nè far di conto: perciò, non avrebbero raggiunto i “requisiti minimi per la sufficienza”.
ACCERTAMENTI. Ma la storia non sembra destinata a esaurirsi qua. Anche se la decisione della bocciatura dei cinque bambini, confermata dopo le ripetizione degli scrutini disposta dal Miur a seguito di un’ispezione, è ora definitiva, sembrerebbe che il Ministero voglia fare nei prossimi mesi altri accertamenti sulla scuola.
Il caso. Scrutini ripetuti, bocciati di nuovo i cinque bambini delle elementari – In cinque bocciati in prima elementare. I genitori: ”Class action”