venerdì, 22 Novembre 2024
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Quando finirà la “quarantena” per il coronavirus: oltre il 13 aprile?

Il nuovo decreto del presidente del Consiglio: proroga delle misure fino a Pasquetta, ma "la battaglia è ancora lunga"

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Sul fronte dei casi di contagio da coronavirus ci sono i primi segnali positivi, ma è troppo presto per capire quando finirà la “quarantena” con tutte le limitazioni che derivano dal blocco totale in Italia: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso la proroga fino al 13 aprile 2020 delle misure di “lockdown”, con un nuovo decreto che conferma tutte le misure messe in atto finora dal governo, come la chiusura dei negozi e la stretta  sugli spostamenti. Questo però non vorrà dire che il giorno di Pasquetta dovrà necessariamente sancire la fine di tutti i divieti.

Per non vanificare gli sforzi fatti finora, ha avvisato a più riprese l’Istituto superiore di Sanità, il cosiddetto “distanziamento sociale” e la chiusura di aziende, scuole, negozi, palestre, parrucchieri, centri estetici e luoghi affollati dovrà proseguire fino a quando la curva dei contagi non scenderà effettivamente. In soldoni i dati di pochi giorni possono indicare un trend di massima, ma l’andamento delle infezioni da coronavirus Covid-19 è comprensibile solo guardando un periodo più lungo. Quindi si naviga a vista, per questo il governo mette in campo decreti da rinnovare ogni 15 giorni o poco più.

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Il decreto e la proroga fino al 13 aprile 2020 delle misure anti-coronavirus

Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti”, ha annunciato il premier Conte il primo aprile dopo la firma del nuovo dpcm.  Una decisione anticipata poche ore prima, in un’informativa al Senato, dal ministro alla Salute Roberto Speranza. “La battaglia è ancora lunga e sbagliare i tempi o anticipare misure sarebbe vanificare tutto – aveva detto Speranza, rispondendo indirettamente a chi chiedeva una riapertura progressiva delle aziende prima di Pasqua -. Attenzione ai facili ottimismi, che possono vanificare i sacrifici fatti non dobbiamo confondere i primi segnali positivi con un segnale di cessato allarme”.

Quando finirà la “quarantena” per il coronavirus e si potrà tornare a circolare liberamente?

C’è ancora da aspettare per la fine della “quarantena” da coronavirus in Italia, il 13 aprile con tutta probabilità non sarà la data X. “Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure – ha chiarito Conte -. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall’emergenza, della ricostruzione, del rilancio”.

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In pratica non ci sarà un “bomba libera tutti” per cui sarà possibile circolare liberamente, con la riapertura contemporanea delle aziende, dei negozi e delle scuole. Prima vivremo – ha spiegato il premier – un periodo di convivenza con il virus durante il quale solo alcuni settori saranno riaperti.  Rimarranno le regole di distanziamento sociale e contro l’affollamento degli spazi, dovremmo anche abituarci a portare spesso la mascherina.

È infatti ancora difficile dire quando i nuovi casi di coronavirus saranno ridotti a zero: secondo uno studio dell’Einaudi Institute for Economics and Finance pubblicato dal Corriere della Sera l’ultima regione a uscire dell’emergenza sarà la Toscana tra il 5 e il 16 maggio, ma si tratta di proiezioni tutte da confermare. Da qui la data del 13 aprile per la proroga delle misure anti-coronavirus: solo dopo Pasqua i numeri dei contagi daranno un migliore quadro della situazione, anche per ritoccare o cambiare le regole della “quarantena”.

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Quando aprono negozi, bar, parrucchieri, palestre e scuole?

Le aperture avverranno, a detta degli esperti, in modo graduale per evitare un’ondata di ritorno dei contagi da coronavirus. Sul tavolo del governo ci sono diversi scenari: prima potrebbero tornare a lavorare le aziende legate alle filiere alimentari e farmaceutiche, via via le altre. Per i negozi e le palestre sono invece allo studio norme severe contro gli assembramenti di persone. Molte altre attività dovranno aspettare di più per l’apertura: in fondo all’elenco figurano tutti i locali e i negozi dove si crea affollamento e  dove è difficile far rispettare la distanza di almeno un metro tra le persone come bar, ristoranti, pub, discoteche, ma anche parrucchieri e centri estetici.

Coronavirus divieti limitazioni
Foto: Agenzia Fotografica Italiana

Anche le scuole non apriranno a breve, i più ottimisti indicano il 4 maggio come possibile data del ritorno sui banchi, i pessimisti invece vedono già l’anno scolastico finire con gli studenti chiusi nelle proprie case, dietro a uno schermo di computer. Fatto sta che il governo sta decidendo misure d’emergenza per mettere “al sicuro” gli esami di maturità e di terza media, nel caso che la serrata continuasse a oltranza, con colloqui da svolgere solo online.

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