sabato, 21 Dicembre 2024
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Una doppia mossa per salvare il Maggio Musicale Fiorentino

Per salvare il Maggio Musicale arrivano aiuti dal Comune e si pensa all'acquisizione dell'archivio

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Una doppia mossa per salvare il Maggio Musicale Fiorentino, i cui conti non sono messi per niente bene. Il sindaco Dario Nardella e la vicesindaca Alessia Bettini hanno incontrato i sindacati del Maggio, Cgil, Cisl e Uil per rendere nota quella che è la strategia per le prossime settimane.

La mossa 1 sul Maggio Musicale Fiorentino: 2 milioni di euro

La mossa numero uno sul Maggio Musicale Fiorentino è una delibera di indirizzo che impegna il Comune a mettere a bilancio due milioni di euro, anche grazie alla Città metropolitana, vincolati alla condivisione con tutti i soci di “un piano di salvataggio del teatro”. Il contributo del Comune è appunto fino a due milioni di euro, quale quota parte delle risorse necessarie per la continuità aziendale così come dichiarato dal commissario Onofrio Cutaia. Nardella invierà proprio a Cutaia una lettera per informarlo dell’impegno economico, parlando delle due proposte.

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La mossa 2: l’archivio storico

La seconda mossa per cercare di far quadrare i conti del Maggio Musicale Fiorentino è l’acquisizione dell’archivio storico della Fondazione, insieme agli altri soci fondatori: l’archivio – valutato 13 milioni di euro – resterebbe comunque integralmente nella sede della Fondazione evitando il suo frazionamento e favorendone comunque la valorizzazione. Il Comune poi, che è proprietario dell’immobile, potrebbe modificare la concessione del diritto d’uso aumentando il valore del patrimonio della Fondazione.

La vicesindaca Bettini ha detto che è necessario “individuare soluzioni organizzative, economiche e artistiche che ci permettano di usare stabilmente da una situazione di incertezze e difficoltà che si protrae da 30 anni”. Sta di fatto che al momento i conti fanno paura: il Maggio è sotto di otto milioni per i bilanci 2022 e 2023 e di quattro per ripartire nel 2024. Una situazione davvero difficile. Sullo sfondo permane lo sciopero indetto dai due sindacati per la prima di Falstaff del 16 giugno anche se adesso i lavoratori, viste le ultime novità, potrebbero tornare sui suoi passi.

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