L’iniziativa, in programma martedì 21 ottobre in piazza della Signoria, è nata dunque da un gruppo di docenti dei tre istituti che “stanchi di subire riforme dall’alto, manifesta l’esigenza di far sentire la propria voce e di promuovere l’iniziativa pubblica”, come spiegano in una nota.
Per questo, proseguono i docenti nella loro nota, “invitiamo i docenti, il personale Ata, gli alunni e i genitori di tutte le scuole al nostro banco con microfono aperto, per discutere di privatizzazione della cultura; tagli alle risorse; ripristino di un autoritarismo obsoleto; bisogni di una scuola che ha di fronte una società complessa e in continua trasformazione. Apriamo un confronto con tutti quelli che a scuola, dalla materna all’università, studiano, lavorano o che ad essa affidano i propri figli, per tentare una giusta lettura di un decreto che riveste un’operazione di mera contabilità con il nome di ‘riforma’. Creiamo – conclude la nota – una rete perché insieme è meglio: proponi, discuti, fai sentire la tua voce”.