venerdì, 22 Novembre 2024
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Smart city, Firenze seconda città più “intelligente” d’Italia

Il capoluogo toscano scavalca Bologna e guadagna una posizione nel rapporto ICity Rate 2018. Ecco quali sono i suoi punti di forza

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Firenze è la seconda città più smart d’Italia. Dopo la sola Milano e prima di Bologna, “scavalcata” proprio nel corso di questo ultimo anno. A dirlo è la “classifica” di ICity Rate 2018, il rapporto annuale realizzato da FPA, società del gruppo Digital360, che ha fotografato la situazione delle città italiane nel loro percorso per diventare “smart”, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili, che è stato presentato questa mattina nel capoluogo toscano.

Da terza a seconda

Nel 2017 Firenze si era collocata sul terzo gradino del podio: ora, dodici mesi dopo, ha guadagnato un’ulteriore posizione, raggiungendo la seconda piazza. “Firenze al 2º posto sul podio delle #SmartCities in Italia! Fieri di aver contribuito alla risalita della nostra città nella classifica, con interventi di amministrazione innovativi per una città sempre più moderna e intelligente”, ha esultato con un tweet il sindaco Dario Nardella poco dopo la presentazione del rapporto.

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I punti di forza

Firenze – viene spiegato – è stata una delle città italiane “che hanno finora saputo interpretare al meglio le sfide della sostenibilità e dell’innovazione”. Il capoluogo toscano “registra risultati eccellenti sui fronti attrattività turistico-culturale e trasformazione digitale (prima posizione) e si colloca fra le prime città per mobilità sostenibile, stabilità economica, istruzione, lavoro, partecipazione civile ed energia”.

La soddisfazione di Palazzo Vecchio

Il report ICityRate 2018 “ci considera un ‘modello di riferimento’ per le smart cities. Firenze sale dal terzo al secondo posto, ma si piazza prima in settori centrali come la trasformazione digitale e il lavoro. Oltre a occupare posizioni di vertice per mobilità sostenibile, stabilità economica ed energia. E qui non posso non parlare dell’enorme successo di Mobike, oltre che ovviamente delle nuove linee di tramvia. Sul tema lavoro, l’ottimo risultato è dato anche dall’equilibrio tra occupazione maschile e femminile. Non male. Ma non ci accontentiamo, possiamo migliorare ancora. Intanto oggi, incassiamo un bellissimo risultato”, commenta l’assessore alla smart city Giovanni Bettarini.

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Firenze continua a migliorare nell’innovazione e sale al 2º posto fra le #SmartCities d’Italia! Un importante riconoscimento al lavoro fatto per rendere la nostra città sempre più intelligente, accessibile e moderna e un grande stimolo a migliorarci ancora!”, sono invece le parole affidate a Facebook dall’assessore Lorenzo Perra.

Le altre città

Per quanto riguarda le performance delle altre città, Milano si conferma la più smart dello Stivale per il quinto anno consecutivo. Ai piedi del podio – occupato come detto da Firenze e Bologna – si trovano Trento (in quarta posizione), Bergamo (quinta), Torino (sesta), Venezia (settima), Parma (ottava), Pisa (nona, seconda città toscana nella “top ten” nazionale) e Reggio Emilia (decima).

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Il rapporto

Per stendere il suo rapporto – viene spiegato – FPA ha individuato e analizzato 15 dimensioni urbane che in ambito nazionale e internazionale definiscono traguardi per le città (occupazione, ricerca e innovazione, solidità economica, trasformazione digitale, energia, partecipazione civile, inclusione sociale, istruzione, attrattività turistico-culturale, rifiuti, sicurezza e legalità, mobilità sostenibile, verde urbano, suolo e territorio, acqua e aria). Le dimensioni tengono insieme 107 indicatori che, aggregati nell’indice finale ICity index, consentono di stilare la classifica finale tra 107 comuni capoluogo.

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