venerdì, 19 Aprile 2024
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Sollicciano scoppia: tre metri quadri per detenuto

Altro che sovraffollamento. Il carcere fiorentino di Sollicciano è stipato di detenuti: ogni ''ospite'' del penitenziario ha a disposizione tre metri quadrati di spazio.

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Altro che sovraffollamento. Il carcere fiorentino di Sollicciano è stipato di detenuti: ogni ”ospite” del penitenziario ha a disposizione tre metri quadrati di spazio. E poi si registrano infiltrazioni di acqua e umidità, turni massacranti per gli agenti di polizia penitenziaria e per gli educatori.

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LA VISITA. E’ quanto denuncia il Pd metropolitano di Firenze: una delegazione del partito, alla vigilia di Natale, ha visitato il carcere di Sollicciano. Il segretario Patrizio Mecacci, i senatori Silvia Della Monica e Achille Passoni, i responsabili dei forum del Pd metropolitano politiche sociali, Antonio Pala, e giustizia, Massimiliano Annetta, e il coordinatore del forum Pd toscano Giustizia Stefano Pagliai hanno toccato con mano le drammatiche condizioni in cui vivono gli oltre mille detenuti (su una disponibilità di 450 posti) e i lavoratori del penitenziario fiorentino.

I NUMERI. Le celle, ciascuna di 12 metri quadri, sono state concepite per ospitare un detenuto ed invece ne ospitano almeno 3, quando non addirittura 4. Il personale di custodia dovrebbe contare su 692 operatori, ma attualmente ne sono attivi meno di 400. Il risultato è che i lavoratori devono sopportare turni massacranti e inoltre operano in condizioni di scarsa sicurezza, se si considera che gli addetti a ciascuna sezione dovrebbero essere 3 per turno ma, a causa della penuria di personale, ne viene utilizzato solo uno.

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IL COMMENTO. “La situazione di Sollicciano è nota, ma entrarci dentro è tutta un’altra cosa – ha commentato il segretario del Pd metropolitano Mecacci – ogni sezione, eccetto quella riservata ai transessuali, ospita mediamente 66 detenuti quando invece dovrebbe ospitarne venti e ha soltanto 5 docce. In alcune sezioni manca l’acqua calda e ci sono infiltrazioni di acqua e quindi tracce di umidità praticamente ovunque, perfino sui materassi”.

APPELLO A MONTI. “Guardiamo con attenzione agli impegni presi dal governo Monti – continua Mecacci – e in particolare dal nuovo ministro della Giustizia Paola Severino, per migliorare le condizioni dei penitenziari italiani. E’ però evidente che c’è l’esigenza di interventi strutturali”.

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