Sugli studentati privati a Firenze e il caro affitti il Comune di Firenze firma la delibera anti-rincari e recepisce i quesiti referendari proposti dal comitato “Salviamo Firenze”. I membri del comitato – tra cui i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu e il consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi – avevano avuto il via libera del Collegio degli esperti del Comune e attendevano la firma del decreto per la raccolta firme entro il 2 giugno. Da lì sarebbero scattati 4 mesi per raccogliere 10mila firme. Ora bisognerà capire se il comitato andrà avanti.
Cosa prevede la delibera di giunta per gli studentati a Firenze
Sugli studentati a Firenze la giunta ha dato l’ok a una delibera di auto osservazione al Piano operativo. Il cuore del provvedimento è aumentare la quota di posti letto ad affitto convenzionato negli studentati privati, innalzandola dal 20% al 30%. Il Comune stima che si possano recuperare 1.000 posti letto, oltre ai 250 pubblici già previsti. La delibera prevede poi lo stop alla possibilità da parte degli studentati di diventare ostelli per luglio e agosto. Infine si prevede di subordinare il mutamento d’uso da direzionale pubblico a direzionale privato di immobili con superficie maggiore di 2mila metri quadrati, a specifiche previsioni urbanistiche.
Il problema degli affitti a prezzi esorbitanti
Il sindaco Dario Nardella sugli studentati a Firenze ha voluto accelerare: da un lato perché si tratta di una tematica prioritaria per il Comune, dall’altro per evitare problemi politici in riferimento proprio ai quesiti proposti da “Salviamo Firenze“. Secondo Nardella “il problema degli affitti esorbitanti per gli studenti sta esplodendo in maniera esponenziale – ha detto – Per questo oltre ai nuovi studentati pubblici già previsti vogliamo aumentare la quota di posti letto ad affitto convenzionato: la norma è già inserita nel Piano operativo e prevede il 20% dei letti totali ma con la delibera abbiamo portato questa quota al 30%”.
Lo scopo, ha sottolineato Nardella, è avere a disposizione posti letto a prezzi calmierati e aiutare anche quella “fascia grigia” di studenti che non accedono alle graduatorie dell’azienda del diritto allo studio ma non possono nemmeno permettersi un affitto”. Viste le polemiche sul caro affitti è senz’altro un passo avanti.