Nell’idea originaria che risale all'Ottocento, doveva essere un parco divertimenti sulla passeggiata dei Colli, con tanto di giostre, salone da concerti e caffè. Così Firenze Capitale non avrebbe avuto niente da invidiare alle altre città europee come Parigi o Copenaghen. Rimase però aperto solo due anni. Oggi parte del giardino ex Tivoli è stato riqualificato dopo i lavori decisi dal Comune.
Si tratta di un’area verde, tutelata, che da piazzale Galilei arriva fino al viale Michelangelo. Con i lavori, costati 130mila euro e iniziati a fine 2015, il giardino è stato risistemato, mentre le antiche fognature – riscoperte durante i cantieri insieme alle massicciate originali delle scale – sono state risistemate e potenziate.
“L’area dell’ex Tivoli – osserva l’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini – ha grande pregio architettonico e paesaggistico. Per questo la preparazione del progetto, poi approvato dalla soprintendenza e dalla ‘commissione del paesaggio’, ha previsto anche uno studio storico e architettonico”.
La storia del giardino Tivoli di Firenze
Il giardino Tivoli (che prende il nome dal parco parigino omonimo) era previsto nel piano per la creazione del viale dei Colli che Giuseppe Poggi ideò per Firenze Capitale, 150 anni fa. Il progetto per la costruzione di un parco divertimenti fu firmato dall’ingegnere Giacomo Roster: i lavori subirono ritardi e il parco fu aperto il 18 maggio 1871. Ebbe vita breve: chiuso nel 1873, fu poi diviso in due parti, una andò al Comune l’altra ai privati.
Una foto d'epoca del giardino Tivoli di Firenze (Wikipedia)
L’altra area verde riqualificata
Tornando ai giorni nostri, un’altra area verde è stata riqualificata e inaugurata. Si tratta del Boschetto Lapi, al Piazzale Michelangelo. Il giardino, distrutto dall’ondata di maltempo del 5 marzo 2015, è stata riqualificata grazie a un investimento dell’amministrazione comunale di 120mila euro. Il progetto è inserito nel pacchetto di interventi per riqualificare piazzale Michelangelo.