venerdì, 22 Novembre 2024
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Superbonus, l’Ordine degli Architetti di Firenze critica Deloitte

Sul tema del superbonus gli architetti di Firenze prendono posizione, insieme ai colleghi toscani e parlano di “sconcerto” per le richieste di Deloitte

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Sul tema del superbonus l’Ordine degli Architetti di Firenze interviene in modo deciso. E la posizione è comune a tutti gli Ordini della Toscana. In particolare si esprime “profondo sconcerto” di fronte alla richiesta da parte di Deloitte, che gestisce la cessione del credito per conto di importanti istituti finanziari tra cui Intesa Sanpaolo, di produrre un video a dimostrazione della veridicità delle dichiarazioni redatte dai professionisti in merito alla esecuzione di almeno il 30% dei lavori del superbonus ai fini della cessione del credito, il tutto a meno di due settimane dalla scadenza del 30 settembre.

Gli architetti di Firenze sulla richiesta di Deloitte sul superbonus

In particolare il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani dice che la richiesta di Deloitte risulta intempestiva ed inutilmente vessatoria e complica, di fatto, la programmazione dell’attività professionale impostata a tal fine dai tecnici. Inoltre rappresenta, insieme alla richiesta di invio di una mail Pec all’ufficio edilizia comunale attestante il completamento del 30% dei lavori entro il 30 settembre, un ulteriore adempimento non obbligatorio e non richiesto dalla normativa. Da un lato si comprende la necessità di tutela da parte degli operatori finanziari, dall’altro è incomprensibile la richiesta di ulteriore documentazione che attesta qualcosa che si è già dichiarato.

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Un’ulteriore prova scontenta l’Ordine

Viene definita un’ulteriore “prova” e, secondo l’Ordine degli Architetti, “è una profonda mancanza di rispetto nei confronti delle categorie professionali coinvolte”. Sul tema del superbonus dunque gli architetti di Firenze prendono posizione in modo deciso e sottolineano che “le regole non si cambiano in corsa e non si impongono due settimane prima delle scadenze”. Le garanzie, si evidenzia, già ci sono. Tocca a Deloitte ora fare un passo indietro e comprendere l’esigenze degli architetti, già alle prese con numerosi problemi, anche a livello burocratico. Serve porre rimedio in un breve tempo vista la centralità del tema del superbonus.

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