mercoledì, 16 Ottobre 2024
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Tav Firenze, il nome della seconda talpa: Bianca, Marika, Toscana o Viola?

A novembre sarà accesa la fresa che scaverà la seconda galleria sotto Firenze e parte un sondaggio per decidere il nome del macchinario che affiancherà Iris

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Non si chiamerà “Pegaso”, come proposto dal governatore Eugenio Giani, ma il nome della seconda talpa che affiancherà la fresa Iris negli scavi della Tav sotto Firenze avrà un nome tra questi quattro: Bianca, Marika, Toscana o Viola. Rete Ferroviaria Italiana ha lanciato un contest per decidere il soprannome del grande macchinario che sarà acceso a novembre per realizzare il secondo tunnel dell’alta velocità tra Campo di Marte e Rifredi.

Il nome della seconda talpa per la Tav di Firenze

Le quattro opzioni tra cui scegliere sono state individuate da Rfi per diversi motivi. Bianca perché richiama il colore dell’antico stemma fiorentino del giglio bianco (a cui Iris, la prima fresa entrata in servizio alla fine dell’anno scorso, fa già riferimento). La denominazione Marika è dedicata “a chi ha saputo superare grandi sfide con coraggio e speranza”, si legge sul portale, mentre Toscana vuole essere un evidente omaggio alla regione. Infine Viola strizza l’occhio al mondo calcistico.

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Il sondaggio è aperto a tutti ed è attivo sul sito ufficiale del Passante AV di Firenze fino al 28 ottobre. Il nome della nuova talpa sarà annunciato durante la cerimonia di inaugurazione della fresa, per il cui montaggio nel cantiere di Firenze-Campo di Marte sono stati necessari mesi. Si tratta infatti di un macchinario imponente (in gergo TMB – tunnel boring machine), lungo 110 metri e pesante 1.500 tonnellate, capace di realizzare gallerie con un diametro di 9,4 metri, avanzando nelle profondità in media di 10 metri al giorno.

Lo scavo della seconda galleria del passante AV

La seconda talpa per il passante AV di Firenze sarà accesa nel mese di novembre, spiega Rfi in una nota, quando la prima fresa Iris sarà arrivata sotto la Fortezza da Basso. Al momento lo scavo della prima galleria è giunto al termine di viale Lavagnini, nei pressi del Lago dei Cigni. Il progetto del sottoattraversamento prevede infatti due gallerie parallele, a una profondità di circa 20 metri, lunghe ciascuna 7 chilometri, da Campo di Marte a Rifredi, con uno stop grossomodo a metà del percorso, in via Circondaria, dov’è in via di realizzazione la stazione dell’alta velocità progettata da Foster.

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