Ulteriore calo produttivo nel secondo trimestre del 2012 in Toscana.
LA PRODUZIONE. Secondo l’indagine portata avanti da Unioncamere e Confindustria il dato sulla produzione industriale è in calo: è infatti negativo e scende a -4,9% rispetto allo stesso periodo del 2011 ed è ancora più negativo il dato relativo al fatturato (-6,1%), a indicare una contrazione dei margini. Da inizio 2011 a oggi i prezzi della produzione sono infatti in costante rallentamento.
LE AZIENDE. A livello dimensionale soffrono di più le piccole imprese (-6,5% produzione) rispetto alle medie (-1,2%), mentre si accentua la flessione delle grandi (-4,3%) con una forte contrazione degli ordinativi. Fra i singoli settori cresce solo il pelli-cuoio (+3,4%): invertono in negativo la tendenza la meccanica (-4,3% contro il +2,8% del primo trimestre) e la farmaceutica (-10,6% contro +2,5%).
MERCATO ESTERO. In un momento come questo, dove il mercato interno risente di una grave crisi economica, secondo il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani, è sui mercati esteri che le aziende devono puntare. “Forti del valore della semplice etichetta Made in Italy – ha aggiunto – e soprattutto Made in Tuscany, gli imperativi per uscire dalla crisi possono essere soltanto fare rete e rafforzare politiche di promozione verso l’estero”.
OCCUPAZIONE. Buono invece il dato riguardante l’occupazione che cresce dell’1% al netto della cassa integrazione.