Toscana pride a Pisa, ci siamo: sabato 6 luglio 2019 10mila persone sono attese nella città della Torre Pendente per la sfilata dell’orgoglio, una parata arcobaleno con un percorso che toccherà il centro, per chiedere maggiori diritti. Non solo un gay pride, ma una manifestazione che riunisce tutta la comunità lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali). Previsti pullman da tutta la Toscana, da Prato a Livorno, passando per Lucca e da città fuori della regione, ma molti – soprattutto da Firenze – arriveranno in treno.
“Favolose e ribelli” è lo slogan scelto per il Toscana Pride 2019. Il corteo regionale è organizzato da 13 associazioni lgbt, che hanno ideato una manifestazione itinerante, coinvolgendo ogni anno una città diversa. La sfilata pisana parte da via Benedetto Croce per arrivare in piazza Carrara, passando anche vicino al municipio.
Stonewall e il primo gay pride italiano (a Pisa)
Dopo le parate a Firenze, Arezzo e Siena l’anno scorso, il Toscana pride arriva a Pisa, città non nuova a proteste lgbt. Il corteo 2019 è infatti dedicato anche alla memoria: da una parte si ricordano i 50 anni dalla rivolta di Stonewall che vide la nascita a New York del movimento per i diritti gay e lgbt, dall’altra i 40 anni del primo “gay pride” italiano, la prima manifestazione autorizzata dalla questura per i diritti lgbt che si tenne a Pisa il 24 novembre 1979.
Pubblicato anche il manifesto dell’evento, che unisce all’immagine della rivolta allo Stonewall Inn quella di “quattro mamme” che sfilarono a Pisa 40 anni fa. “Allora come oggi, i Pride sono rivolta e memoria – spiega Junio Aglioti Colombini portavoce del Toscana Pride 2019 – Sylvia Rivera, una delle nostre madri fondatrici, racconta di non essere stata la prima a innescare la ribellione nello Stonewall Inn ma la seconda. Abbiamo voluto celebrare simbolicamente tutte le pioniere del nostro Movimento, oggi ancora estromesse dalla Storia. Una rivolta che attraverso il ricordo di chi ha lottato per noi e prima di noi, diventa resistenza quotidiana alla violenza e all’odio dell’oggi”.
Orario e percorso del Toscana Pride a Pisa
Il concentramento della manifestazione è previsto dalle ore 16.00 con partenza da via Benedetto Croce, in zona piazza Vittorio Emanuele II, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Pisa e anche da un’opera simbolo: il grande murales “Tuttomondo” di Keith Haring, grande sostenitore dei diritti delle persone omosessuali.
Il percorso del Toscana Pride a Pisa si snoderà poi per le strade del centro, con 11 carri: da via Benedetto Croce si dirigerà verso i lungarni, passando da via G. da Sangallo, poi girerà a sinistra in lungarno Fibonacci arrivando fino al Comune di Pisa. Imboccherà il Ponte di Mezzo e volterà a sinistra in lungarno Antonio Pacinotti. L’arrivo del serpentone rainbow è previsto in piazza Carrara.
Il programma
Concluderanno la manifestazione, dal palco di piazza Carrara, gli interventi delle madrine Porpora Marcasciano e Andrea Pini e del portavoce Junio Aglioti Colombini, oltre ai rappresentati delle realtà che sostengono il Toscana Pride (Arci, Cgil, Uisp e Anpas). Gran finale con l’esibizione del Coro Lgbtq* Choreos di Firenze.
La mappa della parata arcobaleno
La festa ufficiale del Pisa Pride
Il party finale del Toscana Pride pisano si svolgerà al Cinema Lumiere, che si trova poco lontano dal Ponte di Mezzo e da lungarno Pacinotti. L’indirizzo esatto è vicolo del Tidi 6. Dalle ore 23 una nottata con djset, drag queen e ballerini organizzata insieme a Out&Riot e Whynot¿ Arezzo. L’ingresso costa 10 euro con bevuta.
I patrocini alla manifestazione
Negli ultimi giorni si sono accesi i riflettori del Pisa Pride anche per l’arrivo del patrocinio da parte del Comune di Firenze, che finora aveva negato questo riconoscimento. Una svolta, decisa dal sindaco Dario Nardella, per “dare un messaggio forte in un eccezionale momento storico e politico in cui vengono messi in discussione i principi di parità, uguaglianza e di apertura, principi che fanno parte del Dna di Firenze, e contro il rischio concreto di discriminazioni di genere, contrario ai principi della Costituzione”, si legge in comunicato ufficiale.
Il patrocinio del Comune di Firenze al Toscana Pride 2019 si aggiunge a quelli di una cinquantina di istituzioni, dalla Regione Toscana alla Provincia di Pisa, fino alla città di Livorno. Manca all’appello invece il Comune di Pisa, che non ha dato il patrocinio al Pride e di recente ha deciso di uscire dalla Rete Ready, che unisce una quarantina di amministrazioni pubbliche contro le discriminazioni di gay, lesbische, bisessuali e transgender e intersessuali.
“Pisa è da sempre una città aperta e disponibile al confronto e i pisani sapranno dimostrarlo anche sabato – ha commentato il sindaco di Pisa Michele Conti, che giuda una giunta di centrodestra – ritengo che le scelte personali e le preferenze sessuali dei cittadini debbano essere rispettate. Siamo anche convinti delle nostre scelte – continua – come quella presa di uscire dalla Rete Ready, perché non condividiamo certe posizioni, che si rintracciano anche nel documento politico del Toscana Pride, in particolare sull’educazione dei minori”.