La Toscana resta una delle grandi regioni d’immigrazione in Italia con 406.742 stranieri residenti: è straniero più di un cittadino residente su dieci (11,1%), dato superiore rispetto alla media nazionale (8,6%) e trainato in particolare dall’area fiorentino-pratese. La provincia di Prato ha il 21,1% di stranieri, la Città metropolitana di Firenze è al 12,7%. I dati arrivano dal ‘Dossier statistico immigrazione 2023’ (con dati del 2022), iniziativa organizzata oggi, 26 ottobre, a Firenze da Idos, Confronti, Istituto di Studi politici S.Pio V, Chiesa Valdese, Cgil Toscana.
Le altre province
Per quanto riguarda le altre province i dati sono diversi. Siena si ferma al 10,8%, Arezzo al 10,6%, Pistoia al 10,4% e Pisa al 10,1%. Sotto la soglia del 10% sia Lucca che Livorno (8%) e Massa Carrara (7,2%). Da segnalare che i dati dei migranti presenti nelle strutture d’accoglienza passano dai 5.090 del 2021 ai 7.125 del 2022, i tre quarti dei quali (75,5%) collocati nei Cas e la parte restante (24,5%) nei Sai. La tendenza generale evidenzia un ulteriore incremento: a giugno 2023 i migranti accolti in Toscana risultano 8263, +16% rispetto a inizio anno.
L’analisi sulla popolazione
Ciò che emerge dal dossier è che la guerra in Ucraina ha avuto un impatto molto forte. La comunità ucraina passa infatti da 11.082 a 19.539 soggiornanti, con un incremento del 76,3% che in un anno porta il Paese al quarto posto della graduatoria dei non comunitari dietro Cina (55.979), Albania (54.684) e Marocco (27.834). In riferimento al lavoro il tasso di attività ovvero la partecipazione degli stranieri idonei e in età lavorativa al mercato del lavoro, tra quelli presenti in Toscana, è salito al 71,3% del 2022 rispetto al 69,1% del 2021. Per gli stranieri che risiedono in Toscana è aumentato il tasso di occupazione (62,8% rispetto al 59,6% del 2021) mentre è diminuito il tasso di disoccupazione (12,1% rispetto al 13,8%).
“Il rapporto fotografa in maniera convincente il fenomeno che da decenni interessa il nostro paese – ha sottolineato l’assessore regionale all’Immigrazione Stefano Ciuoffo -. È innegabile che da una stagione nella quale i temi dell’immigrazione erano affrontati costruendo percorsi di integrazione e accoglienza oggi, in conseguenza di una lettura molto politicizzata del tema dell’immigrazione, siamo di fronte a strumenti radicalmente diversi. Si sono succeduti una serie di decreti che hanno smantellato il sistema di accoglienza che il nostro paese aveva costruito”.