E’ il primo intervento del genere effettuato al mondo. Un uomo non vedente a causa della retinite pigmentosa, una malattia genetica dell’occhio, ha recuperato parzialmente la vista grazie al primo impianto di protesi retinica.
OCCHIO ELETTRONICO. L’operazione, durata quasi quattro ore, è stata portata a termine all’ospedale di Pisa, dallo staff guidato da Stanislao Rizzo, direttore del reparto di Chirurgia oftalmica. Il dispositivo, sperimentato per nove anni nella città toscana, si chiama “Argus II” ed è stato messo a punto nei laboratori della Second Sight Medical Products in California. La tecnologia permette di ripristinare una parziale capacità visiva in pazienti affetti da malattie degenerative della retina, che causano una cecità quasi completa in entrambi gli occhi.
ELETTRODI E MICRO-TELECAMERA. In pratica, questa nuova protesi retinica è costituita da minuscoli elettrodi collegati alla retina del paziente, che captano dei punti del messaggio visivo, attraverso una micro-telecamera. Gli elettrodi dialogano con la retina compromessa dell’occhio malato permettendo una visione parziale, come la percezione di oggetti che si spostano nell’ambiente e il loro riconoscimento.
RIABILITAZIONE. Fra due settimane, il tempo necessario all’occhio per ristabilirsi completamente, il dispositivo sarà attivato e calibrato per la funzione visiva del paziente. Da quel momento prenderà il via la riabilitazione.