Da qui è passato anche il Dalai Lama. Nella parte finale di via Reginaldo Giuliani, al civico 505/a, da sedici anni esiste un angolo di Tibet, ritagliato tra le trafficate strade dirette verso Sesto Fiorentino. Un punto di riferimento per la comunità buddista, che segue gli insegnamenti secolari dei monaci provenienti dal “tetto del mondo”.
IL LUOGO. Ma anche un luogo di scambio, dove persone interessate alla cultura e alla filosofia orientale si avvicinano a uno stile di vita diverso. Il centro Ewam conta circa duecento soci e tante attività, che vanno dai tradizionali insegnamenti religiosi a discipline più laiche, come lo yoga o l’utilizzo della meditazione per gestire stress e dolore, fino a conferenze che hanno visto la partecipazione di volti noti come il celebre cantautore Franco Battiato, a Firenze nel 2009 per una conferenza dedicata all’alimentazione, o di maestri di altri settori.
NON SOLO PER BUDDISTI. Statue dorate di Buddha, ciotole delle offerte, raffigurazioni tradizionali e tappeti lungo il pavimento si trovano nel “gompa”, ossia il piccolo tempio, cuore di tutta la struttura, dove si respira aria d’oriente. Un luogo di culto che spalanca le porte anche a chi non è buddista. I corsi di base sono infatti frequentati, per la maggior parte, da persone che non seguono questa confessione. “Siamo molto legati al quartiere e a questa sede – racconta Francesco Carpini, uno dei soci impegnati nell’organizzazione di attività ed eventi – che ormai è la nostra casa. E’ stata visitata nel 1999 dal Dalai Lama, la massima autorità spirituale. Da allora è considerata un luogo sacro, riconosciuto come tale in tutta Italia”.
LA SEDE. E qui i soci vorrebbero rimanere. L’edificio è in affitto, e tre anni fa è scattata la raccolta di fondi per racimolare le risorse da destinare all’acquisto dello stabile: una colletta che ha dato frutti insperati. “All’inizio – prosegue Francesco – visto il numero contenuto di soci, pensavamo di raggiungere poche migliaia di euro, e invece siamo rimastisorpresi dalla massiccia risposta che abbiamo avuto”. Ora rimangono da sciogliere alcuni nodi burocratici e alcune questioni tecniche, ma l’intenzione è quella di restare lì dove il centro è cresciuto.
IL MAESTRO. Lì dove per undici anni ha trasmesso le sue conoscenze l’anziano Lama residente, ossia la guida spirituale del centro, il maestro Tulku Ngawang Gayatso, che proprio alla fine dell’anno scorso ha lasciato questa vita. I discepoli conservano casse stipate di audiocassette, dove sono incisi i numerosi insegnamenti del monaco sulla saggezza millenaria preservata dal popolo tibetano, tanti file video che custodiscono la sua sapienza, una lunga autobiografia in cui il religioso racconta, tra le altre cose, l’occupazione cinese, la fuga dal monastero e dal Tibet. Un oceano di sapere per la cui riorganizzazione saranno necessari tempo e risorse.
ATTIVITA’. E intanto proseguono le varie attività. Tra queste, gli incontri dedicati alla “Mindfullness-based stress reduction”, una disciplina – sviluppata a partire dagli anni ’70 dal professor John Kabat-Zinn dell’Università di Boston – che attraverso la meditazione e il respiro aiuta nella prevenzione e nella cura delle problematiche fisiche e psicologiche legate allo stress. Il centro Ewam fa parte di una più vasta rete di realtà buddiste tibetane, 180 in tutto il mondo, riunite nella Foundation for Preservation of Mahayana Tradition, mentre è da tempo attivo nel dialogo interreligioso, ospitando meeting e riunioni. Per informazioni www.ewam.it, mail info@ ewam.it.