L’Università di Firenze e la Cna (Confederazione Nazionale Artigianato Toscana) hanno siglato oggi un protocollo d’intesa che avvierà un rapporto di collaborazione mirato a facilitare rapporti tra il mondo della ricerca e formazione universitaria e quello della piccola e media impresa, in particolare artigiana.
LA NECESSITA’ DI UN DIALOGO. Troppo a lungo il mondo accademico della ricerca e quello dell’artigianato e della piccola impresa hanno rinunciato ad un dialogo e ad uno scambio reciproco di conoscenze. La piccola impresa provvede ancora ad una parte fondamentale del Pil regionale, attestandosi sul 62% del totale, e mai come oggi questa realtà necessita di innovazioni e conoscenze che le permettano di radicarsi non solo a livello locale ma anche e soprattutto a livello di richieste provenienti da imprese maggiori.
IL MONDO ACCADEMICO… “L’Università – ha affermato il rettore Alberto Tesi – è una risorsa preziosa non soltanto per la formazione e la ricerca, ma anche per la sua terza funzione, spesso sottovalutata, che oggi rappresenta un elemento centrale nel vantaggio competitivo delle città e delle regioni: la capacità di trasferimento e sviluppo delle conoscenze sul territorio e nei settori produttivi”.
… E QUELLO DELL’ IMPRESA. “Il sistema della piccola impresa toscana – ha commentato il presidente della Cna Toscana Valter Tamburini – ha bisogno di innovarsi profondamente per sostenere la competitività nei mercati, sia nazionali che internazionali; su questo fronte necessita di una più incisiva sinergia con l’Università e gli Istituti di ricerca. La convenzione firmata oggi nasce proprio con questo obiettivo. In concreto, verranno organizzati incontri conoscitivi tra i gruppi di imprese manifatturiere toscane ed i Dipartimenti Universitari in modo da far conoscere al sistema delle imprese toscane le potenzialità presenti all’interno dell’ateneo fiorentino. Cna fornirà consulenza alle imprese, in particolare per la ricerca dei finanziamenti e lo sviluppo di eventuali attività progettuali”.