Il Pd si avvicina alle primarie del 26 febbraio 2023 e il voto potrà essere espresso anche online. È questa l’indicazione che arriva dai dem, con alcune regole specifiche: il voto online sarebbe consentito per chi si registra entro il 12 febbraio, per coloro che hanno disabilità. E ancora per chi sta all’estero, per gli studenti fuori sede e per chi abita in zone troppo impervie.
Il sindaco Nardella e il voto online alle primarie Pd
Sul voto online alle primarie del Pd il sindaco Dario Nardella, su Rai Radio 1, è stato chiaro. Ha detto che la questione è stata posta in modo tardivo, a congresso iniziato. E che tuttavia per senso di responsabilità i sostenitori della mozione Bonaccini, Nardella ne è il primo, hanno accettato il voto online “come eccezione rispetto alla regola che è la partecipazione fisica ai gazebo”. Tutto questo per “evitare l’ennesima incomprensibile rottura su una questione regolamentare”.
La parola d’ordine, ripetuta anche dal sindaco, è appassionarsi e far appassionare. Logico che sia più complesso con un voto online alle primarie del Pd. Ci si appassiona ad un partito frequentando l’ambiente, andando nei gazebo ed è per questo che in molti preferivano il solo voto fisico. Secondo Nardella “per far appassionare le persone a un congresso non basta ricorrere alle nuove tecnologie. Ci vuole un confronto sui temi, la capacità di comunicare proposte credibili”.
“Il Pd è come l’Incompiuta di Schubert”
Al di là del voto online delle primarie del Pd è tutto il partito a necessitare di un profondo cambiamento. D’altronde i risultati delle elezioni parlano chiaro. Il sindaco Nardella, da buon violinista, ha tirato fuori dal cilindro la metafora. “Il Pd è come l’Incompiuta di Schubert, una sinfonia non completata – ha detto -. Noi dobbiamo recuperare lo spirito di grande idealità che ha messo insieme due grandi tradizioni, quella democratico-cattolica e quella della sinistra, non solo che viene dal Pc ma includerei anche i socialisti”. Per uscire da questo momento servono, secondo il sindaco, grandi idee, forti, su cui lavorare.