Non riusciva a ottenere il rimpatrio nel suo Paese, dove voleva concludere la sua pena, e allora si è letteralmente cucito la bocca. Protagonista dell’episodio, avvenuto nei giorni scorsi a Sollicciano, un detenuto marocchino.
L’uomo è riuscito così a ottenere, dopo essere stato medicato, quello che gli spettava per legge: sono infatti state avviate le pratiche per il suo trasferimento.
PROTESTE. Sono intanto riprese le proteste dei detenuti nel carcere di Sollicciano: i carcerati, che protestano per il sovraffollamento della struttura, sbattono oggetti metallici su sbare e muri, provocando forti rumori.