A quarant’anni dall’arresto del celebre conduttore Enzo Tortora, la figlia Gaia, giornalista de La7, racconta la sua storia e quella della sua famiglia nel libro “Testa alta, e avanti“.
Il volume, edito da Mondadori, sarà presentato venerdì 9 giugno alle 18 (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili) al Museo Novecento insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella e alla giornalista Costanza Crescimbeni, vicedirettore del Tg1.
Enzo Tortora, in un libro la storia, 40 anni dopo
Come ricorda la casa editrice, il 17 giugno ricorre l’anniversario di quel giorno del 1983 quando Enzo Tortora – giornalista e presentatore televisivo, tra i volti più noti della Rai – venne arrestato prima dell’alba nella sua stanza d’albergo a Roma con l’accusa di associazione per delinquere di stampo camorristico finalizzata al traffico di droga e armi.
Fu l’inizio di un incubo per il presentatore, ma anche per la sua famiglia e per tutte le persone a loro vicine: per anni Enzo Tortora venne rappresentato da quasi tutti i media come un criminale, nonostante a suo carico non sussistesse alcuna prova.
Nel libro edito da Mondadori Gaia Tortora racconta la sua storia, nella consapevolezza che non sia solo sua: ogni giorno tre innocenti finiscono in carcere per errore, più di mille cittadini l’anno. E i media continuano a comportarsi come fecero con suo padre: titoloni per additare i presunti colpevoli e, quando va bene, trafiletti seppelliti nelle ultime pagine a segnalare l’assoluzione, il proscioglimento, l’errore giudiziario. Condividere il proprio intimo dolore, allora, diventa un modo per combattere contro l’ingiustizia, per impedire che tutto ciò si possa ripetere. E andare avanti, come le diceva suo padre, a testa alta.