La grande tradizione comica napoletana torna al Teatro della Pergola con Luigi De Filippo che celebra quest’anno i sessanta anni di carriera, festeggiati con il debutto alla direzione artistica del Teatro Parioli di Roma dedicato suo padre, Peppino De Filippo.
DE FILIPPO E CURCIO. Ma per la sua tournée Luigi De Filippo ha scelto di riproporre un altro fortunato autore di scuola napoletana, Armando Curcio, fondatore dell’omonima casa editrice e giornalista, che debuttò nel 1941 proprio con la compagnia dei fratelli De Filippo. A che servono questi quattrini? fu il più grande e popolare successo di Curcio, andò in scena per la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu una delle più divertenti commedie che resero celebri i grandi fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino.
LA COMMEDIA. La commedia, dopo oltre sessanta anni è nuovamente e incredibilmente attuale. Il marchese Eduardo Parascandoli, diventato serenamente povero, da ricco che era, seguace accanito della filosofia stoica, insegna il disprezzo per i beni materiali a Vincenzino Esposito, che è il suo più fedele seguace. Eduardo Parascandoli, consapevole che nel sentire comune l’apparire è essere, fa credere a tutti, compreso l’ ingenuo Vincenzino, che quest’ ultimo ha ereditato una cospicua somma di danaro. Il suo scopo però, è dimostrare che i quattrini non servono a nulla, e che basta la fama della ricchezza per procurarsi crediti da tutti. Infatti, attraverso comiche situazioni, ci riesce ed anzi, dimostra che per guadagnare del danaro non occorre né lavorare, né disporre di capitali, ma basta essere furbi. Un’ironia amara che diverte il pubblico e lo fa riflettere.