Si intitola “Cuba: Scuole Nazionali d'Arte. Un sueño a mitad” l'evento in programma giovedì 4 ottobre a partire dalle 17 alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede dell'Ordine e della Fondazione Architetti Firenze.
“Un giorno Fidel Castro e Che Guevara vanno a giocare a golf al Country Club, che era uno dei club più aristocratici de L'Avana, e subito Fidel Castro dice: 'Pensa come sarebbe bello avere scuole d'arte in questo luogo e allievi di tutti i paesi del mondo che qui possano imparare a essere artisti'”: con queste parole Ricardo Porro racconta nel documentario l'inizio, subito dopo il trionfo della rivoluzione cubana, della storia di questo progetto.
Una storia che si intreccia con quella della Cuba del post rivoluzione: l'entrata a L'Avana, la Baia dei Porci, l'embargo, la crisi dei missili e la morte di Che Guevara. Nel 1965 il cantiere delle cinque scuole d'arte (musica, balletto, danza moderna, teatro e arte plastica) viene interrotto, ma da quello stesso anno le scuole iniziano a funzionare regolarmente, anche se non terminate. Trentacinque anni dopo, nel 2000, Castro riunisce i tre architetti (il cubano Ricardo Porro e gli italiani Roberto Gottardi e Vittorio Garatti) a L'Avana per portare a termine il progetto: nel 2001, però, il finanziamento viene bloccato, e ad oggi le scuole non sono ancora state ultimate.
E saranno proprio queste scuole al centro dell'evento, gratuito e aperto a tutti, ospitato alla Palazzina Reale il 4 ottobre, il cui programma prevede alle 17 l'apertura della mostra con le immagini delle Scuole Nazionali d’Arte (che resterà visibile fino al 30 novembre), alle 17.30 gli interventi di Gianluca Mengozzi e Claudio Machetti, autori – insieme a Luca Spitoni – del libro “Cuba Scuole Nazionali d’Arte” (Skira editore), moderati da Giorgio Cerrai, consigliere dell'Ordine degli Architetti di Firenze, e alle 18.30 la proiezione del film documentario “Un sueño a mitad” di Francesco Apolloni (Italia, 65'). Cuba: Scuole Nazionali d'Arte. Un sueño a mitad”:
A raccontare questa storia, sia nelle pagine del libro che nel documentario, sono direttamente i tre architetti protagonisti, che ripercorrono la nascita e lo sviluppo del progetto, mentre gli autori del libro presenti alla Palazzina Reale porteranno le loro testimonianze, con l'obiettivo di far conoscere questo pezzo di storia dell'architettura moderna.
“Questo sarà il primo appuntamento della rassegna 'Glance around / What else?' della Fondazione Architetti Firenze, una serie di incontri che rivolgono uno sguardo alle esperienze internazionali, per stimolare un confronto costruttivo e promuovere le buone pratiche di architettura”, spiega Silvia Moretti, presidente della Fondazione Architetti Firenze.