La Cineteca di Firenze dedica tutto il mese di maggio al regista Jean-Pierre Melville (1917-1973), maestro del noir, e al prolifico scrittore George Simenon (1903-1989) finalmente in corso di rivalutazione: Due omaggi: a 35 anni dalla morte di Melville e a 105 anni dalla nascita di Simenon.
Melville non ha realizzato solo noir, ha affrontato il nazismo nell’affascinante opera prima Le silence de la mer e la Resistenza nell’Armata degli eroi (mercoledì 21 maggio alle 21.30).
Simenon non ha scritto solo testi, pur rigorosamente letterari sul commissario Maigret, ha firmato, anche con pseudonimi, oltre cinquecento opere tra racconti e romanzi diventando uno degli autori più visitati dal cinema con storie di uomini e di donne sullo sfondo della provincia francese ambientati in tempo di pace e di guerra.
Cosa può unire Melville e Simenon?. C’è un film Lo sciacallo, con Jean Paul Belmondo (mercoledì 21 alle 19.45), che Melville ha tratto da Simenon.
Tra gli altri titoli spicca Lo spione (mercoledì 14 alle 21,30), il capolavoro Tutte le ore feriscono l’ultima uccide con un grandissimo Lino Ventura (lunedì 26 alle 19.00), Frank Costello faccia d’angelo (lunedì 12 alle 21.30) e I senza nome (lunedì 19 alle 21.30).